Grand Soleil 72 pronto per il varo: la nuova sfida di Cantiere del Pardo
Grand Soleil 72 è un progetto unico, frutto della collaborazione di Cantiere del Pardo con grandi nomi della vela italiana riconosciuti a livello internazionale
Grand Soleil 72 è un progetto unico, frutto della collaborazione di Cantiere del Pardo con grandi nomi della vela italiana riconosciuti a livello internazionale
Grand Soleil 72, nuova ammiraglia della flotta Grand Soleil, sarà varata nel giro di poche settimane, in vista dell’anteprima mondiale al Cannes Yachting Festival, in programma dal 6 all’11 settembre.
Un progetto unico per Cantiere del Pardo, frutto della collaborazione con Franco Corazza, Matteo Polli, Nauta Design e Marco Lostuzzi, tutti grandi nomi della vela italiana riconosciuti a livello internazionale per progetti di eccellenza nel settore nautico firmato Made in Italy.
L’obiettivo di questo progetto è stato realizzare una barca dall’estetica dichiaratamente italiana, con un design elegante e moderno ed ergonomie di elevato comfort, sia in coperta che all’esterno. L’artigianato e l’esperienza del cantiere, maturata in 50 anni di storia, non si limita però solamente alle linee estetiche ma anche alla cura e al dettaglio tecnico-performante di tutte quelle zone dove l’occhio non arriva. Ad esempio, tutte le paratie in composito per la realizzazione degli interni vengono pesate una ad una, definendo ad hoc lo spessore di ciascuna per ottimizzarne robustezza, leggerezza e prestazioni.
Garantire l’affidabilità delle barche Grand Soleil è sempre stato un punto di forza di Cantiere del Pardo, ecco perché tutti i processi costruttivi e i sistemi di bordo sono testati e certificati con i più severi controlli qualitativi. Per gli amanti dei tecnicismi, poi, le forme di carena del nuovo Grand Soleil 72, progettate da Matteo Polli, sono caratterizzate da una V pronunciata a prua.
L’importante lunghezza dinamica, grazie agli slanci e alla bassa superficie bagnata, permette di smagrire la poppa per una riduzione degli attriti dell’opera viva in navigazione. Questo consente una maggiore velocità dinamica e stabilità a barca sbandata, traducendosi in maggiori performance in condizioni di vento leggero, tipico dell’area Mediterranea, e in una maggiore facilità e sicurezza di navigazione.
Lo scafo è realizzato tramite il processo di infusione di resina vinilestere sottovuoto a base epossidica in tessuti biassiali di fibra di vetro e unidirezionali in carbonio, che permettono di ottenere uno scafo leggero e resistente. Tutte le strutture longitudinali e trasversali e le zone più sollecitate dello scafo sono poi laminate in fibra di vetro e irrigidite da rinforzi in carbonio unidirezionale per aumentare la robustezza e la rigidità.
Il layout degli interni, infine, secondo la consueta e apprezzata firma di Nauta Design, è in perfetta relazione con le geometrie della coperta. Nauta Design ha infatti concepito, disegnato e affinato ogni volume e dettaglio di coperta e interni per sfruttare tutti gli spazi, ottenendo così tra loro una relazione coerente e olistica. Negli interni dimensioni, ergonomie, stivaggi, funzioni e qualità di tutti gli accessori sono settati su standard da superyacht e il design e le varie palette dei materiali creano uno stile sobrio, fresco, elegante ed accogliente.
Argomenti: Cantiere del Pardo, Daily Nautica, vela