Il “rilancio” del Cantiere Navale Santamargherita con i progetti di Cichero e Curtò
Il castello medievale di Morsasco, nel Monferrato, ha ospitato il rilancio dello storico marchio dello yachting, fondato nel 1960 da Mario Spertini
Il castello medievale di Morsasco, nel Monferrato, ha ospitato il rilancio dello storico marchio dello yachting, fondato nel 1960 da Mario Spertini
E’ stato l’affascinante scenario del castello medievale di Morsasco, nella regione vinicola del Monferrato, in Piemonte, a ospitare “Renaissance”, l’evento con cui il Cantiere Navale Santamargherita, con sede nel Principato di Monaco, ha celebrato il rilancio dello storico marchio del mondo dello yachting, fondato nel 1960 da Mario Spertini.
Dopo un aperitivo nel giardino del castello medievale, il Ceo Ettore Cicchelero ha presentato il suo nuovo progetto e la filosofia del cantiere che, dopo due anni di chiusura, riparte con nuove produzioni. Il Cantiere Navale Santamargherita riprende quindi il suo cammino e può fare ancora affidamento sulla matita dell’architetto Aldo Cichero.
L’obiettivo è progettare e costruire imbarcazioni di qualità superiore che rispecchino l’individualità di ogni armatore, grazie al perfetto connubio tra design, lusso e confort di navigazione, come nella più antica tradizione del marchio.
La passione e l’ambizione di una qualità sempre maggiore caratterizzano ogni modello del Cantiere Navale Santamargherita. Mario Spertini costruiva le sue opere d’arte con una trentina di artigiani, cesellatori e intarsiatori, il legno assumeva infinite forme, l’acciaio veniva lavorato al tornio con una precisione da macchina alfanumerica ma soprattutto l’ordine regnava sovrano.
Lo storico cantiere, infatti, ha sempre puntato su un’ossessiva ricerca dei particolari. Per fare in modo che ogni imbarcazione fosse unica e inconfondibile, non era ammesso utilizzare pezzi di grande serie, impersonali e soprattutto non dotati della massima affidabilità.
Il nuovo board del Cantiere Navale Santamargherita è formato dal Ceo Ettore Cicchelero, dal responsabile di produzione Federico Bennewitz e da Lorenza Encari, responsabile della comunicazione. Per la parte tecnica ci sono gli architetti navali Aldo Cichero, Roberto Curtò e Andrea Costa, gli ingeneri navali Simone Pasquali e Alfredo Barbero e l’interior design Doga Naz Cebeci. Un team nuovo, quindi, ma anche nuove idee. Agli ospiti, infatti, sono stati presentati due progetti.
Curtò ha presentato il nuovo Bulldog 88 Alloy, un custom da 88 piedi (26,70 metri) in alluminio, con il Dna di un super yacht. Disegnato dallo stesso Curtò di RC Design e sviluppato da Santamargherita Yachts per il rilancio del marchio Cantiere Navale Santamargherita, è un vero Sport Explorer Vessel.
L’armatore ha chiesto un’elevata qualità della specifica tecnica ma colpisce anche la versatilità del suo spazio abitativo, dove alte porte di vetro scorrevoli consentono di modulare e trasformare lo spazio interno. L’ampio prendisole rialzato di poppa crea un’ampia zona d’ombra nel beach club, a tutta altezza, che viene trasformato nel garage per il tender e i toys durante la navigazione. Aldo Cichero ha invece disegnato il nuovo Blade 85, che presto verrà svelato in tutti i suoi dettagli e in tutte le sue specifiche tecniche.
Giuseppe Orrù
Argomenti: Cantieri Navali, Daily Nautica