Imbarcazione sequestrata: il comandante non aveva la patente nautica
L'imbarcazione veniva utilizzata per collegare Tropea e le Isole Eolie. L'uomo era stato precedentemente indagato per altri reati
L'imbarcazione veniva utilizzata per collegare Tropea e le Isole Eolie. L'uomo era stato precedentemente indagato per altri reati
L’imbarcazione sequestrata era utilizzata per coprire il tragitto tra Tropea e le Isole Eolie era guidata da una persona inadatta a svolgere quel servizio, poichè privo di patente nautica. Antonio Accorinti, di 56 anni, non aveva mai conseguito alcun titolo per svolgere la sua occupazione, come è stato rilevato dal Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo.
Parliamo della motonave “Imperatrice”, imbarcazione del valore di due milioni di euro, di proprietà della Briatico srl, società di cui lo stesso Accorinti risulta titolare. Il sequestro è stato eseguito dalla Capitaneria di porto e dalla Stazione navale della Guardia di finanza di Vibo Valentia.
L’imbarcazione sequestrata ha una capacità di trasporto di trecento persone ed insieme all’altra motonave che veniva utilizzata per il servizio, non interessata da alcun sequestro, effettuava quotidianamente il collegamento con le Eolie, viaggiando quasi sempre a pieno carico. Antonio Accorinti, tra l’altro, è una vecchia conoscenza della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, era stato condannato per per tentata estorsione. Ora l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per usurpazione di comando, come previsto dal Codice della navigazione.
Nel corso della conferenza stampa è stato anche riferito che gli atti dell’inchiesta che hanno portato al sequestro dell’imbarcazione “Imperatrice” sono stati trasmessi alla Procura antimafia di Catanzaro perché valuti la rilevanza degli elementi emersi dall’indagine secondo i quali ci sarebbe stato un interesse da parte di alcune cosche del vibonese della ‘ndrangheta per i notevoli introiti economici procurati dalla gestione delle mini-crociere, come vengono un po’ pomposamente definite da chi le gestisce, tra Tropea e le Eolie.
Il procuratore Spagnuolo ha anche voluto esprimere il suo apprezzamento per il lavoro svolto “con estrema professionalità e discrezione” dagli investigatori, “che sono riusciti – ha detto – ad accertare la condotta illecita di Accorinti. Stiamo svolgendo una serie di accertamenti, ha poi concluso, per incrementare la sicurezza in mare”.
Argomenti: economia-&-finanza