La Spezia, ai cantieri Baglietto Burlando per il rilancio
La visita della delegazione della Regione ha ufficializzato la ripresa a pieno regime della produzione del cantiere spezzino che annuncia anche importanti lavori di ristrutturazione
La visita della delegazione della Regione ha ufficializzato la ripresa a pieno regime della produzione del cantiere spezzino che annuncia anche importanti lavori di ristrutturazione
La visita del Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, al cantiere Baglietto della Spezia ha spazzato via le ultime nuvole di incertezza sulla solidità dell’azienda. Il presidente, Beniamino Gavio e tutto il top management di Baglietto spa proprio ieri hanno incontrato la delegazione proveniente da Genova, oltre al presidente Burlando, l’assessore ai trasporti Enrico Vesco, l’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli, l’assessore alle infrastrutture Raffaella Paita, e il presidente dell’autorità portuale Lorenzo Forcieri.
Prima l’incontro riservato, poi la visita del cantiere e l’incontro con le rappresentanze sindacali, il passaggio della delegazione, che, come spiega l’ad Diego Deprati (che già ci ha concesso una lunga intervista esclusiva) «ha ufficializzato la ripartenza di questo cantiere e sottolinea l’affetto della Regione Liguria e della città della Spezia per lo storico marchio del “Gabbiano”, riconosciuta icona dell’intera industria nautica italiana».
Il cantiere, esteso per oltre 32.000 mq e affacciato in pieno Golfo del Tigullio, area strategica per il traffico dei megayacht nell’area Tirrenica, ha appena avviato un nuovo progetto di ricostruzione che prevede significativi interventi sia nelle strutture produttive che commerciali. Con vento a favore adesso Baglietto pensa solo al futuro, all’orizzonte un progetto ambizioso: fare del polo nautico di La Spezia uno dei principali centri di eccellenza dell’intero Mediterraneo.
Gloria Sormani
Argomenti: Baglietto, Daily Nautica, economia-&-finanza, La Spezia, Liguria
Prima che pensino al futuro sarebbe carino se pagassero i dirigenti, che aspettano da 2 anni la loro liquidazione, garantito dal contratto individuale in caso di licenziamento per crisi aziendale.