La storia di Lisca Bianca: cultura marinara e impegno sociale
I giovani detenuti dell'Istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo, stanno restaurando la barca che fu di Sergio e Licia Albegiani
I giovani detenuti dell'Istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo, stanno restaurando la barca che fu di Sergio e Licia Albegiani
La cultura marinara è uno dei grandi valori del nostro paese, una risorsa irrinunciabile che può dare un grande contributo su importanti tematiche sociali. La storia che vi raccontiamo arriva da Palermo, ma può servire da esempio per tutti. Lisca Bianca è stata l’imbarcazione utilizzata dai coniugi Sergio e Licia Albeggiani per fare il giro del mondo, che oggi viene restaurata dai giovani detenuti dell’istituto penale per minorenni Malaspina di Palermo.
Un’idea nata grazie alla passione velica di Francesco Belvisi, yacht designer e coordinatore tecnico del progetto, ed Elio Lo Cascio, sociologo e mediatore penale, che hanno unito le loro competenze per il recupero e la valorizzazione dell’imbarcazione e della sua storia. A sposare il progetto la famiglia Albeggiani che ha ceduto l’imbarcazione con l’impegno, una volta ristrutturata, di finalizzarne le attività a scopi sociali e di promo-zione della cultura marinaresca attraverso crociere didattiche, laboratori di educazione ambientale, ‘velaterapia’. Il progetto LiscaBianca: navigare nell’inclusione è un progetto sociale, senza alcuno scopo di lucro – spiega Elio Lo Cascio durante la presentazione alla bottega dei sapori e dei saperi di Libera, a Palermo – e coinvolge oltre l’istituto penale per i minorenni ‘Malaspina’, l’Istituto Don Calabria, l’Associazione Apriti Cuore, Yam e la Lega Navale, e il contributo di Makita che ha fornito tutti gli attrezzi da lavoro per il cantiere.
Tutti possono contribuire al restauro dell’imbarcazione anche versando piccole somme attraverso il sito liscabianca.com. Ad appoggiare l’iniziativa anche l’associazione Libera: nella bottega di Palermo sono in vendita felpe e magliette con il logo di Lisca Bianca che contribuiranno a finanziare il restauro. L’imbarcazione aiuterà giovani in difficoltà e a rischio devianza, soggetti accolti all’interno di comunità per minori o in comunità per tossicodipendenti, disabili psichici e fisici, utilizzando come strumenti educativi e tera-peutici il mare e la navigazione.
Da parte nostra un sincero augurio di Buon Vento a Lisca Bianca e ai suoi ragazzi sulla strada di una nuova rinascita.
Argomenti: Daily Nautica
E allora buon lavoro e buon vento dalla redazione di Liguria Nautica, teneteci informati sugli sviluppi del vostro progetto.
Tino,
hai perfettamente ragione, diciamo che per certi aspetti è simile a quel progetto. Speriamo di riuscire a fare un buon lavoro, abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti.
Una volta era la Garaventa!
Li “recuperava” dandogli un mestiere facendoli diventare marinai, tutto quel che fa fa in bocca al lupo (crepi)!a questi ragazzi.