11 gennaio 2012

Lavagna, l'ombra di tangenti sui lavori alla Capitaneria di Porto

11 gennaio 2012
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I sospetti sui lavori commissionati dal Provveditorato alle opere pubbliche  nell’ambito della costruzione e sistemazione della caserma della Guardia Costiera di Lavagna pendono come una spada di Damocle: specie dopo l’intercettazione telefonica da parte della Guardia di Finanza di Genova della conversazione tra Giampietro Rolle, rappresentante legale della ditta “Gr Restauro Conservativo srl” (il quale non risulta sotto inchiesta) e Alberto De Vivo, geometra in forza al Provveditorato sospettato di corruzione, avvenuta il 27 settembre scorso.

 

Dalla chiamata, secondo il pm Paola Calleri, si intuisce dell’abitudine di De Vivo ad avanzare richieste illecite agli imprenditori: nel corso della telefonata Rolle vorrebbe presentare la fattura per essere pagato, ma De Vivo gli fa capire che ha alzato il prezzo. Secondo i finanzieri, si tratterebbe della richiesta di una tangente.

 

e.r.

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