Le vele per la crociera? Ce le spiega Fabio Ascoli di One Sails International
Parola all'esperto: parla Fabio Ascoli di OneSails, per un viaggio nel mondo delle vele da crociera
Parola all'esperto: parla Fabio Ascoli di OneSails, per un viaggio nel mondo delle vele da crociera

LN: Si parla quasi sempre di vele da regata e poco di quelle per la crociera. Qual è il peso di queste ultime sul mercato.
F.A. – Le vele da regata sono quelle che hanno lo sviluppo tecnologico maggiore, ma come peso sul mercato le barche da crociera sono sicuramente maggioritarie, diciamo più o meno che come percentuale siamo sull’80%.
LN – Un motivo in più per parlare delle vela da crociera. Andiamo a vedere quali possono essere le soluzioni ideali su ogni vela per il crocerista che in vacanza non vuole solo “smotorare” ma anche godersi delle divertenti veleggiate. Partiamo dalla randa.

LN – Passiamo alla vela di prua, quale sono le ultime tendenze progettuali?
F.A. – Nelle barche moderne ormai la tendenza progettuale è quella di realizzare rande sempre più grandi e fiocchi a bassa sovrapposizione. Su piani velici di questo tipo tendiamo a dare una sovrapposizione minima per i fiocchi da crociera, una soluzione utile per dare potenza a un fiocco piccolo può essere l’utilizzo delle stecche verticali che anche sull’avvolgitore vanno benissimo. Generalmente anche su barche che da progetto prevedono grandi vele di prua tendiamo a ridurle un po’ per l’utilizzo in crociera, questo per facilitarne la gestione.

F.A. – Non consiglio nei i gennaker, ne un code ne lo spinnaker. I gennaker sono di un tessuto che può danneggiarsi se viene utilizzato in maniera poco corretta da velisti inesperti. Lo spinnaker, oltre a valere lo stesso discorso sul tessuto, è ancora più complesso da armare dato che prevede il tangone. Il Code ha range di utilizzo limitati come angolo, costa molto per la tecnologia applicata e spesso costringe l’attrezzatura a forti carichi cosa che su una barca da crociera non è il massimo. Per questo motivo abbiamo sviluppato una vela che chiamiamo Flat Furling Reacher (FFR) che è armata con il cavo anti torsione come il Code, è avvolgibile ma presenta materiale e profilo diversi. L’FFR è più grassa di un Code, più magra di un gennaker, si utilizza dai 50-60 gradi fino ai 130, dai 2 nodi di vento fino a 22-23. Venendo utilizzata ad angoli più larghi rispetto al Code, stressa di meno l’attrezzatura, al tempo stesso riesce a navigare più poggiata rispetto a un Code perché è più grassa, ma è più gestibile rispetto a un gennaker perché più piccola come superficie e più magra. In ultimo, cosa che non guasta, essendo realizzata in nylon ha un costo ragionevole.
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