Marcello Lippi al Salone Nautico: l'intervista di Liguria Nautica
Abbiamo intervistato Marcello Lippi, ex ct della nazionale Campione del Mondo. L'allenatore viareggino parla del suo amore per il mare e per la nautica, di Genova e di Samp e Genoa
Abbiamo intervistato Marcello Lippi, ex ct della nazionale Campione del Mondo. L'allenatore viareggino parla del suo amore per il mare e per la nautica, di Genova e di Samp e Genoa
Tempo di Vip al 51° Salone Nautico. Oggi è toccato a Marcello Lippi, ex-ct della Nazionale di calcio italiana, con cui vinse i Mondiali del 2006 in Germania, ospite al Teatro del Mare nell’ambito di un incontro organizzato da Yacht & Sail e la Gazzetta dello Sport. Lippi, che conosce bene Genova perché vestì la maglia della Sampdoria dal 1970 al ’79, ha parlato ai microfoni di Liguria Nautica.
Lei è un grande appassionato di nautica. In passato ha posseduto anche un Azimut. Adesso?
«L’ho venduto, era troppo grande (62 piedi, ndr). Io e la mia famiglia abbiamo preso un’abitazione in un’isola, e ci serviva un mezzo più comodo per raggiungere spiagge e cantucci».
Da cosa nasce il suo amore per il mare?
«Non da qualcosa di specifico. Mi piace tutto del mare. Quando ho qualche giorno libero, non mi faccio scappare l’occasione di fare una passeggiata sulla spiaggia, soprattutto di inverno, quando l’acqua fredda ti fa diventare i piedi rossi. Adoro anche pescare, ammirare i tramonti e cenare sul mare».
Ci sono suoi colleghi che condividono la sua passione?
«Carlo Ancelotti e Luciano Spalletti, che da San Pietroburgo a volte mi chiama e mi racconta che, tra le cose che gli mancano di più, c’è il mare».
Gommoni, barche a motore. Ma non le piace la vela?
«Non credo ci sia sensazione più bella di quella provocata dal rumore dello scafo che scivola sulle onde, al largo, nel silenzio più totale. Ma bisogna essere capaci ad andarci, in barca a vela. Ho avuto la fortuna di provare varie volte grazie ad alcuni amici, ma non ho mai avuto il tempo di imparare».
Nautica e crisi. Cosa ne pensa?
«La crisi ègeneralizzata. Non esiste settore che attualmente non abbia ancora subito le conseguenze del difficile momento congiunturale. Speriamo che passi presto».
Lei ha vissuto a Genova per vent’anni, dal ’64 fino alla metà degli anni ’80. Ogni tanto torna: come ha trovato la città?
«Genova rimane una città bella, con i suoi lati positivi e negativi, come tutte le città di mare. Ultimamente l’ho trovato migliorata, più pulita e capace di valorizzare al meglio i suoi monumenti storici».
Non possiamo non parlare di calcio con lei: le sue impressioni su Genoa e Sampdoria?
«Il Genoa, pur con alti e bassi, sta dando la sensazione di poter condurre un campionato di livello. Inoltre Enrico Preziosi è un presidente assai intraprendente e se ci sarà bisogno di intervenire con aggiustamenti di organico non si tirerà indietro. La garanzia più importante per il futuro della Samp, invece, è l’impegno dichiarato della famiglia Garrone di riportare la squadra nella serie che gli compete. Sono certo che lotterà per la promozione».
Eugenio Ruocco
(foto di Liguria Nautica riproducibile previa citazione della fonte con link attivo)
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