Marina 77: rimessaggio, posti barca e una “ragnatela salva-barche”
A un anno di distanza dall’alluvione che devastò il ponente ligure, il cantiere Marina 77 si racconta ai nostri microfoni: «Da noi zero danni ma la gente continua ad avere paura»
A un anno di distanza dall’alluvione che devastò il ponente ligure, il cantiere Marina 77 si racconta ai nostri microfoni: «Da noi zero danni ma la gente continua ad avere paura»
«Fortunatamente non abbiamo subito danni, siamo stati tra i pochi a non aver perso imbarcazioni dopo che l’alluvione dell’anno scorso ha distrutto tutto, siamo stati sommersi dall’acqua e dal fango, ma l’attività si è salvata come tutte le barche da noi in rimessaggio». Ad affermarlo è Antonino Lo Piccolo titolare e gestore di Marina 77 situato in località Falaschi ad Ameglia (La Spezia), una delle zone più colpite dell’esondazione del Magra. È passato poco più di un anno da quell’alluvione che il 25 ottobre scorso devastò i comuni del fiume Magra e delle Cinque Terre.
Diverse sono le attività nautiche e dell’indotto che ancora oggi faticano a riprendersi, ma c’è chi ce l’ha fatta in fretta e il Marina 77 è una di queste. Abbiamo incontrato Antonino Lo Piccolo in un’intervista esclusiva all’interno della sua azienda: ha raccontando ai nostri microfoni la ripresa della sua attività, lamentando lo scarso interesse da parte delle istituzioni locali e centrali. La messa in sicurezza delle imbarcazioni nel cantiere si basa su un su sistema di cinghie, pesi e cavalletti che lega le barche tra loro fissandole al suolo ma lasciandole libere di fluttuare durante un’eventuale piena: sistema funzionante e collaudato proprio in quella terribile occasione. Ad oggi Marina 77 offre un servizio di rimessaggio, di tappezzeria nautica, di manutenzione meccanica e elettronica.
Manuela Facino
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Argomenti: Daily Nautica
Gente seria questa.
Forse solo un pochino cari