Marsiglia, Capitale Europea della Cultura (e del diporto) FOTO
A spasso per il Vieux Port di Marsiglia, alla scoperta di una città portuale che si è riscoperta turistica, senza mai dimenticare il proprio rapporto con il mare
A spasso per il Vieux Port di Marsiglia, alla scoperta di una città portuale che si è riscoperta turistica, senza mai dimenticare il proprio rapporto con il mare
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato di Barcellona: siamo appassionati di mare, per cui quando visitiamo una città portuale non possiamo fare a meno di dare un’occhiata a cosa succede sul waterfront. Recentemente sono stato a Marsiglia, una posto che non avevo mai visto e che mi ha sempre incuriosito perché – si dice dalle nostre parti – è molto simile a Genova.
Un mito da sfatare: non esistono città più diverse, soprattutto per quanto riguarda la cultura del diporto e dello scambio porto/città. Ho avuto la fortuna di alloggiare all’Hotel Alize, su Quai des Belges (ve lo consiglio, in termini di rapporto qualità/prezzo), proprio nel cuore del Vieux Port, il porto vecchio di Marsiglia. Sono rimasto sconcertato dal numero di barche – oltretutto di piccole e medie dimensioni – ormeggiate e dalla vivacità del fronte del porto, vissuto al 100%: tanti piccoli ristorantini (non locali enormi e difficili da gestire come al Porto Antico) e bistrot fianco a fianco di negozi di abbigliamento nautico e accessoristica. [nggallery id=260] Fotogallery di Liguria Nautica riproducibile previa citazione della fonte con link attivo
Poi il mercato del pesce e le numerose associazioni di pescatori dilettanti che la dicono lunga sulla passione a 360° per il mare da parte dei marsigliesi. Tra un piatto di Moules & Frites con un po’ di Roquefort e due crevettes, pensavo, da genovese, alle potenzialità non sfruttate dalla mia città e un po’ invidiavo quella grigia Marsiglia multietnica che si sta rinnovando a tempo record diventando Capitale Europea della Cultura 2013.
Eugenio Ruocco
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