Maserati e Soldini: nel 2015 c'è l'attacco alla Rolex Sydney to Hobart
Un programma commerciale intenso che vedrà Maserati toccare porti strategici per l'azienda automobilistica, e un programma sportivo con l'inserimento di alcuni appuntamenti ambiziosi, tra cui la mitica Sydney to Hobart
Un programma commerciale intenso che vedrà Maserati toccare porti strategici per l'azienda automobilistica, e un programma sportivo con l'inserimento di alcuni appuntamenti ambiziosi, tra cui la mitica Sydney to Hobart
Giovanni Soldini e Maserati, la storia continua e anche per il 2015 il programma del VOR 70 Italiano si prevede ricco di sfide. Un programma commerciale intenso che vedrà Maserati toccare porti strategici per l’azienda automobilistica, e un programma sportivo con l’inserimento di alcuni appuntamenti ambiziosi.
Dopo due anni e 60.000 miglia, che equivalgono a due giri intorno al mondo, Maserati, entrata per due mesi in cantiere per essere sottoposta a lavori di manutenzione straordinaria, ora è pronta a ripartire.
A sostenere Maserati e Giovanni Soldini in questo 2015 denso di sfide oceaniche saranno i partner che sono al loro fianco da due anni: Maserati, banca BSI, Ermenegildo Zegna, Vodafone e Boero. Da quest’anno entra a far parte del team UnipolSai Assicurazioni che conferma, ancora una volta, con il sostegno al VOR 70 Maserati, il suo impegno verso le più importanti espressioni sportive italiane.
“Con questa sponsorizzazione – sottolinea Gian Luca Santi, Direttore Generale Immobiliare e Diversificate di UnipolSai – UnipolSai allarga i suoi orizzonti con stile, accostando il suo nome a quello di Giovanni Soldini e di Maserati, simboli per eccellenza dello sport e del made in Italy. UnipolSai Assicurazioni è ormai riconosciuta per la sua particolare attenzione al mondo sportivo in quanto crede fortemente che lo sport, se vissuto con passione, lealtà, correttezza, può diventare promotore di quei valori necessari per la crescita della società civile, e la Vela ne rappresenta un ottimo esempio”.
Il primo appuntamento di Maserati è con la RORC Caribbean 600 Race, che parte il 23 febbraio da Antigua, nei Caraibi. La regata, organizzata dal Royal Ocean Racing Club in collaborazione con l’Antigua Yacht Club, giunta alla sua settima edizione, è la più lunga e più importante della stagione caraibica. Il percorso, di 605 miglia, si snoda verso nord, lasciando Barbuda, le isole Nevis, Saba e St. Barth sulla destra, per poi girare intorno a St Martin, scendere fino a Guadalupa e tornare a Antigua.
A bordo, oltre a Soldini, un equipaggio di dieci persone: gli italiani Guido Broggi, Corrado Rossignoli, Andrea Fantini, Francesco Malingri e John Elkann; il tedesco Boris Herrmann; lo spagnolo Oliver Herrera Perez; il francese Gwen Riou; il monegasco Pierre Casiraghi; lo svedese Andreas Axelsson.
In maggio è previsto per Maserati un tentativo di record sulla rotta San Francisco-Shanghai, una navigazione di circa 7.000 miglia che ripercorre le rotte storiche compiute dai clipper nell’oceano Pacifico a metà 800. Nel 1853 Swordfish, costruito due anni prima e comandato da Charles Collins, fu il clipper più veloce, compiendo la tratta in 32 giorni e 9 ore e battendo di due giorni il record precedente che apparteneva a Romance of the Sea.
Infine, al termine dell’anno, l’appuntamento di Giovanni Soldini e del team di Maserati con una delle regate più conosciute e difficili al mondo: la Rolex Sydney-Hobart Yacht Race, 628 miglia nautiche in condizione estreme, che vedono tutti gli anni barche di altissimo livello darsi battaglia per conquistare questo trofeo tanto ambito. La regata, organizzata dal Cruising Yacht Club of Australia e dal Royal Club of Tasmania, venne ideata nel 1945, quando nove barche vennero schierate sulla linea di partenza. L’edizione dell’anno scorso – la settantesima – contava al via ben 117 barche, 93 delle quali hanno raggiunto Hobart. Il record di velocità appartiene all’australiano Wild Oats XI di Bob Oately (vincitore di otto delle ultime dieci edizioni, 2014 compreso) che nel 2012 ha compiuto il percorso in un giorno, 18 ore, 23 secondi e 12 centesimi. Non sono mancate edizioni molto impegnative: nel 1998 una tempesta di proporzioni eccezionali causò il naufragio di cinque barche e la morte di sei marinai; delle 115 barche partite, solo 44 raggiunsero Hobart.
Argomenti: Daily Nautica, Giovanni Soldini