Fiori d’arancio salati? Matrimonio in mezzo all’Oceano per il velista Andrea Stella
La seconda parte del progetto WoW (Wedding on the Waves) è stata portata a termine, ma non è certo finito tutto qua...
La seconda parte del progetto WoW (Wedding on the Waves) è stata portata a termine, ma non è certo finito tutto qua...
Il velista Andrea Stella ha pronunciato il fatidico “sì” tra le onde dell’Oceano Atlantico, nel bel mezzo di una nuova tappa della sua traversata oceanica. Una cerimonia sui generis che ha visto il comandante Daniele Passoni nel ruolo di officiante e come testimoni i compagni di avventure Stefano Locci, Matteo Baldi, Gino Bigai, Roberto Dal Tio e Marco Faggin.
Una situazione inaspettata anche per l’equipaggio che non avrebbe mai pensato ad un evento del genere. Ovviamente Andrea Stella aveva organizzato tutto da tempo e se è riuscito a realizzare il suo sogno dovrà ringranziare il sindaco di Thiene, Comune della provincia di Vicenza, che ha concesso una delega straordinaria. Il famoso skipper italiano, però, si farà ricordare anche per un’altra straordinaria impresa ancora work in progress.
Andrea Stella e il progetto WoW: per combattere contro tutti gli ostacoli
La cerimonia celebrata in questi giorni è solo una parte del progetto WoW, il cui acronimo può essere letto sia come Weedding on Waves (matrimonio sulle onde) che come Wheels on Waves (ruote sulle onde). Perchè ruote sulle onde? Andrea Stella nel 2000 ha perso l’uso degli arti inferiori dopo un terribile incidente: un colpo tremendo che però non ha arrestato i suoi sogni e il suo amore per il mare, tutto questo grazie alla sua estrema forza di volontà e all’imbarcazione Lo Spirito Stella.
Si tratta di un’unità lunga 18 metri e larga 7,80, pensata per permettere ad Andrea Stella di navigare in maniera totalmente autonoma. Un montacarichi interno a scomparsa permette di scendere verso le cabine che sono state rese accessibili grazie a uno studio preciso delle dinamiche di movimento della sedia a rotelle. Sul catamarano è stato poi inserito un sistema di guida a “sforzo zero”: con un telecomando è possibile condurre la barca, muovere il timone e comandare i motori. Infine l’unità è dotata di un seggiolino che facilita gli spostamenti tra poppa e prua.
Il viaggio di Andrea Stella si concluderà a Trieste il prossimo mese di ottobre: diciannove tappe per combattere barriere architettoniche e psicologiche. Un progetto così bello ed emoziante che quasi la notizia del matrimonio passa in secondo piano. Ci scusi la compagna Maria Foscarini: a lei, ad Andrea e alla traversata WoW, vanno i migliori auguri di Liguria Nautica.
Fonti articolo, immagini, video: lastampa.it
Paolo Bellosta
Argomenti: Daily Nautica, vela