Intervista esclusiva di LN a Mauro Pelaschier tra le sue mete preferite in Liguria e… la Coppa America!
Mauro Pelaschier nell'intervista ci ha raccontato alcune delle sue mete preferite in Liguria e, visto il periodo, anche cose ne pensa della Coppa America
Mauro Pelaschier nell'intervista ci ha raccontato alcune delle sue mete preferite in Liguria e, visto il periodo, anche cose ne pensa della Coppa America
Abbiamo intervistato Mauro Pelaschier, grande velista italiano, amante della Liguria e del suo mare, su cui ha navigato proprio recentemente durante l’ultima edizione della Giraglia. In questa intervista scopriremo il suo punto di vista su alcuni temi caldi della vela e soprattutto quali sono le sue mete preferite quando viene in Liguria!
LN – Mauro, hai partecipato all’ultima edizione della Giraglia Rolex Cup e non era certamente la prima volta. Questa storica regata mantiene sempre inalterato il suo fascino?
MP – Diciamo che in condizioni come quest’anno non è divertente, ci sono stati tantissimi buchi di vento ed è risultata veramente dura. Purtroppo è andata così, un po’ noiosa, ma ricordo moltissime altre edizioni a cui ho partecipato, in cui con venti forti il divertimento è stato davvero tantissimo!
LN – L’ultima edizione dell’Coppa America ha fatto e sta facendo molto discutere. Qual è il parere sulla “rotta” che ha preso la competizione per uno che vi ha preso parte e la conosce a fondo?
MP – Sicuramente questa Coppa America c’entra poco con il passato ma devo dire che ha il suo fascino. I catamarani sono senza dubbio belli da vedere, emozionano. La regata come la intendevamo noi c’è e si sta sviluppando anche un certo match, soprattutto nelle ultime regate che ho visto. Non è così combattuto come quando si usavano barche più lente perché più è lenta la barca, maggiore è il tempo a disposizione per combattere avendo basse differenze di velocità. Diciamo che con l’avvento di barche così veloci come i catamarani sicuramente si è perso qualcosa in questi termini ma, avendo appunto visto degli equipaggi fare del match race, rimane il fascino dello scontro diretto tra le barche, con l’aggiunta del progresso di tecnologie all’avanguardia come il catamarano volante, dotato di foil e ala rigida. Considerando il fatto che la Coppa America è anche una sfida tecnologica, questa nuova configurazione delle barche porta il suo contributo verso qualcosa di veramente moderno.
LN – E forse anche la “spettacolarizzazione” dell’evento legata a queste barche così veloci e dinamiche può appassionare anche chi non capisce troppo di vela?
MP – Non so sinceramente se sia più comprensibile di prima. Sicuramente la noia delle barche lente era legata al fatto che le regate duravano tantissimo e sembravano non finire mai. Ora ci si può emozionare e si possono provare sensazioni forti anche senza capire esattamente cosa stia succedendo. Prima dovevi essere un po’ più esperto per capire cosa stava accadendo.
LN – E il sogno di un’Italia in Coppa America resta vivo?
MP – Assolutamente sì, ci compete dall’83 quando sfidammo per primi la Coppa America con Azzurra, da lì in poi un team italiano è sempre stato presente. Fa male non vederne uno ora, anche perché c’è stato un grandissimo impegno da parte dei sostenitori, intendo dire gli armatori, che hanno fatto sì che ci fossero i presupposti per poter sfidare e parlo anche della parte economica, che è fondamentale per mettere su un team competitivo in un apparato complesso come la Coppa America, che non è dato solo dall’equipaggio ma anche dal lavoro di costruzione e progettazione della barca. Si è persa un’occasione importante sportivamente e non. Gli italiani in Coppa America sono molto presenti in moltissimi settori, speriamo di tornare al più presto con un team competitivo!
LN – Tornando nel nostro mare, essendo stato diverse volte in Liguria, c’è una parte più bella?
MP – La parte tra Bocca di Magra ed il Golfo dei Poeti ha un grandissimo fascino. Soprattutto la zona tra La Spezia, Lerici e Le Grazie è un posto molto piacevole per navigare. Spesso ho fatto nottate ancorato a Le Grazie e l’ho trovato sicurissimo in ogni stagione, anche d’inverno, oltre ad essere proprio bello da frequentare. Sicuro perché sei molto riparato e soprattutto con le barche piccole riesci a navigare dentro la diga anche se c’è molto vento da sud che fuori crea onda. La Liguria poi è una regione dove si pratica molto la vela e la nautica in generale e questo mi piace molto. Una delle mie mete preferite quando capito in zona è la Marina del Ponte, nella zona di Ameglia, davvero incantevole.
Marina Del Ponte è una storica struttura di Fiumaretta, nel Comune di Ameglia, operante nel settore fin dal 1979. Ciò che avrà sicuramente conquistato Mauro è la grande ospitalità di questo luogo e la qualità dei suoi servizi. Lungo i moderni pontili galleggianti trovano spazio imbarcazioni sia a vela che a motore da 10 a 22 metri. A terra un ampio giardino attrezzato con cucina, barbecue e zona relax rappresenta un piacevole ritrovo per chiunque frequenti questo luogo. Marina Del Ponte è in grado di assistere il diportista per qualsiasi necessità relativa all’imbarcazione, il tutto in un contesto davvero incantevole.
Gregorio Ferrari
Argomenti: Daily Nautica