Maxi sequestro a Lavagna: accusa di bancarotta fraudolenta per la Nord Marine
Le Fiamme Gialle sequestrano beni per 15 milioni di Euro fra Liguria e Lombardia alla Nord Marine, una nota società del mondo marine.
Le Fiamme Gialle sequestrano beni per 15 milioni di Euro fra Liguria e Lombardia alla Nord Marine, una nota società del mondo marine.
Una villa a Lavagna dal valore superiore a un milione di Euro, 38 fra yacht e imbarcazioni più piccole, ormeggiati in Liguria, auto e altri quattro immobili, per un totale di 15 milioni di Euro: ecco il bilancio del maxi sequestro che qualche giorno fa la guardia di Finanza di Gallarate ha attuato nei confronti dei beni della società Nord Marine Snc.
La nota società nautica, con sede a Sesto Calende, era entrata nel mondo marine una una decina d’anni fa, occupandosi di compravendita, riparazioni e noleggio di barche. Negli ultimi tempi la società aveva risentito della grave crisi che ha colpito tutto il settore della nautica, tanto da diventare oggetto di indagini della Guardia di Finanza, per bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali e societari.
Cinque le persone denunciate, fra cui i titolari della società, marito e moglie, i quali dopo aver chiuso gli uffici, hanno deciso di “spiccare il volo” per le Seychelles con la famiglia, dopo che l’ammontare dei debiti con l’erario, le banche e i fornitori era salito a 21 milioni di Euro. Da laggiù, cercavano di vendere il patrimonio dell’azienda per sottrarlo ai creditori se e quando fosse stato dichiarato il fallimento della società, cosìla Procuradi Busto è intervenuta, disponendo un sequestro preventivo da 15 milioni di Euro.
(Foto Tratta da Veresenews.it)
Francesca Pradelli
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Argomenti: Daily Nautica, economia-&-finanza
Non mi sorprende affatto di leggere questa notizia, visto che ho potuto verificare personalmente di che “pasta” erano fatti i titolari della Nord Marine. Un paio di anni fa fui incaricato da una società di Leasing, con sede a Lavagna, di effettuare una perizia valutativa per stimare il valore commerciale di un Primatist G46 presso la sede della Nord Marine di Sesto Calende(VA). La barca era stata venduta una prima volta nel 2008 e la mia valutazione tenne conto perciò del deprezzamento e della svalutazione per utilizzo del mezzo applicando, rispetto al prezzo di vendita originario, una svalutazione del 25 %. Ovviamente questo non fu per nulla gradito dai titolari della Nord Marine, i quali pretendevano di avere una valutazione commerciale pari al prezzo di vendita iniziale, e per questo motivo fui accusato di essere un perito incompetente e minacciato di non lavorare più. A distanza di due anni posso orgogliosamente affermare che io continuo nel mio lavoro mentre loro sono ricercati dalla GdF per bancarotta fraudolente. L’onesta paga sempre.
Societa’ nate nel momento in cui gli italiani hanno cavalcato la speculazione finanziaria.Oggi i porti sono pieni di barche acquistate in quel periodo ed ora in vendita.Speriamo che vengano puniti come meritano
Lolli (Rimini Yachts) docet. Spero tanto che la procura della repubblica con un mandato di cattura internazionale li vada a prendere e li riporti nelle patrie galere.
E’ ora di finirla con questi ignobili parassiti. In questi casi l’art. 216 L.F. deve essere applicato
senza sconti e con le aggravanti.