Message in the bottle…d'epoca!
Dopo 98 anni e molte migliaia di miglia, una bottiglia svela il suo messaggio
Dopo 98 anni e molte migliaia di miglia, una bottiglia svela il suo messaggio
Il gesto di mettere un messaggio in una bottiglia e affidarlo al destino delle onde e di Nettuno è da sempre foriero di pensieri e propositi avventurosi, a volte romantici. Il fascino dell’ignoto, la segreta speranza di un periplo avventuroso per i sette mari, la stupita curiosità di attendere che qualcuno risponda, prima o poi, sono solo alcuni dei motivi che da decenni spingono gli uomini a scrivere un messaggio, sigillarlo in una bottiglia e consegnarlo al mare.
Pochi giorni fa nelle acque scozzesi, il capitano di lungo corso Andrew Leaper ha ritrovato incastrata nelle sue reti da pesca una bottiglia, contenente una cartolina datata 1914. Era un “collega” di Leaper, il comandante CH Brown, l’intraprendente curioso che quasi un secolo fa scriveva “ prometto una ricompensa di sei penny per colui o colei che ritroverà questa bottiglia”. La bottiglia, in realtà, più che da afflati romantici, fu affidata al mare per scopi scientifici: essa faceva parte di un lotto di 1890 bottiglie, di cui solo 315 sono state ritrovate, progettata per studiare le correnti marine attorno alla Scozia, scienza complicata che ancora oggi sfida la tecnologia più moderna.
Bernard Moitessier durante la sua lunga rotta (8 mesi intorno al mondo in barca a vela, senza scalo: 1 volta e mezza il giro del mondo) costruì due modellini di barche, un ketch e un catamarano, (quest’ultimo, il più grande, di circa 1.20 m), entrambi muniti di una bottiglia di plastica attaccata sul ponte. Questa conteneva degli estratti del suo giornale di bordo e una lettera per chi avesse ritrovato la barchetta e il suo messaggio, nella quale augurava allo sconosciuto buon anno e lo pregava di far pervenire a casa sua il messaggio. Come scrisse nel suo bel libro, « la vie serait bien triste si l’on ne croyait pas de temps en temps au Père Noel » (« la vita sarebbe ben triste se non credessimo ogni tanto a Babbo Natale »), esprimendo così tutta l’impaziente, segreta, speranza che quel barchino contenente il messaggio sarebbe arrivato, dopo aver percorso tante miglia, finalmente a terra. Proprio come lui.
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica