Matteo Miceli, il velista in solitario al largo dell'Australia: previsto maltempo sulla sua rotta
Secondo il meteorologo il problema maggiore sarà l'onda lunga che incontrerà tra il 13 e il 14 gennaio e non lo mollerà per 24 ore
Secondo il meteorologo il problema maggiore sarà l'onda lunga che incontrerà tra il 13 e il 14 gennaio e non lo mollerà per 24 ore
A fine ottobre stava navigando al largo di Casablanca, dove si trova adesso Matteo Miceli?
Il protagonista della Roma Ocean World, in questi giorni, si trova quasi a 51 gradi di latitudine sud, a sole 300 miglia dal traverso della Tasmania e a circa 1000 miglia dal sud della Nuova Zelanda. “Sta bene ed è molto motivato” scrivono sulla sua pagina Facebook.
Miceli sta infatti realizzando un’avventura in alto mare: 25 mila miglia in cinque mesi, e in solitaria, a decorrere da domenica 19 ottobre 2014, quando salpò da Riva del Traiano, sulla costa laziale. L’imbarcazione su cui viaggia è totalmente green: è un auto-costruito class 40 provvisto di pannelli fotovoltaici che gli garantiscono il necessario fabbisogno energetico giornaliero.
Le condizioni meteo a cui va in contro, tra il 13 e 14 gennaio, non saranno delle migliori a causa della bassa pressione che si formerà all’interno dell’Australia e che si muoverà verso sud-est, attraverso la rotta di ECO 40. Questa perturbazione genererà onde corte dirette verso S-SW che si sovrapporranno alle onde lunghe dirette verso Est, che dominano alla latitudine in cui naviga Matteo.
Riportiamo il commento che Alessandro Pezzoli, meteorologo, ha scritto a Matteo sulla situazione meteo mare: “Il problema maggiore sarà l’onda perché avrai per 24 ore onda lunga da W (in poppa), corrente in poppa (da W) e onda di vento da N-NE (quindi in prua) e questo subito al passaggio di Hobart. Queste onde si amplificano per sovrapposizione e il mare sarà veramente duro. Questa è una caratteristica del passaggio dall’Oceano Indiano al Pacifico e noi ci stiamo entrando… il tutto dovrebbe capitare tra il 13 ed il 14 gennaio. Preferisco farti avere la barca veloce invece di stare fermo con una montagna di acqua che ti cade addosso… Al limite quando il vento sarà da nord, scendiamo un po’ a sud invece di bolinare contro le onde corte… ma questo lo decideremmo al momento…”.
Un’ulteriore raccomandazione che Pezzoli ha fatto a Miceli è “Di far camminare la barca ma non troppo!”.
Se il velista seguirà le istruzioni del tecnico, eviterà di incontrare la depressione a sud della Nuova Zelanda dove si trova un’ampia piattaforma continentale che, in alcune zone, presenta fondali di sole alcune centinaia di metri. In questo modo eviterà che le onde possano ulteriormente amplificarsi per effetto del fondale.
Matteo siamo tutti con te!
Manuela Facino
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race