Moro di Venezia: un pezzo di storia della vela agli Aregai
L'ottava edizione del Trofeo Cozzi ha visto la partecipazione del Moro di Venezia, la barca che fece sognare gli italiani alla Louis Vuitton del '92
L'ottava edizione del Trofeo Cozzi ha visto la partecipazione del Moro di Venezia, la barca che fece sognare gli italiani alla Louis Vuitton del '92
L’ottava edizione del Trofeo Gianni Cozzi, la regata organizzata dallo Yacht Club di Sanremo e con la partecipazione dello Yacht Club di Marina degli Aregai e di altri Club del ponente ligure, ha visto la presenza di un ospite blasonato: nientepopodimeno che il Moro di Venezia (nella foto, lo vedete ormeggiato nel porto di Marina degli Aregai), la barca dell’imprenditore Raul Gardini con cui l’Italia partecipò alla Coppa America del ’92.
La saga del Moro – Varato nel cuore di Venezia con una cerimonia indimenticabile curata da Franco Zeffirelli, il Moro si presentò alla Louis Vuitton con l’ambizione di vincerla. Progettato da Germaán Frers, a capo di un folto gruppo di persone, tra cui il genovese Giovanni Belgrano, Francesco Ricci e molti altri, venne varato in cinque esemplari, tra i quali l’ultimo risultò essere il più competitivo. A bordo di ITA 25, lungo 22,9 metri e largo ben 5,5, velisti del calibro di Paul Cayard, Enrico e Tommaso Chieffi, Francesco “Cico” Rapetti (da Portofino) e Lorenzo Mazza. Il Moro vinse la Louis Vuitton del ’92 acquisendo il diritto di sfidare America Cube, timonata da “Buddy” Melges. Fu sconfitta per 1-4 nelle acque di San Diego, ma l’Italia entrò nella storia come primo paese non anglofono a giocarsela contro il defender.
Raul Gardini – Il nome di Gardini, patron di Montedison, è intrinsecamente legato a quello del Moro di Venezia: fu armatore di una serie di barche con questo nome, cominciata con le classi IOR, proseguita con i Maxi Yacht (categoria nella quale vinse il titolo mondiale nel 1988) e finite con la grande avventura dell’America’s Cup. Se la vela ha iniziato a riscuotere successo, in Italia, lo si deve soprattutto a lui. Il suo suicidio, avvenuto a Milano nel 1993, nell’era di Tangentopoli, è avvolto ancora oggi in un alone di mistero.
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