20 marzo 2013

Porto di Fiumicino: in manette Caltagirone

20 marzo 2013

L'arresto della GDF nell'ambito dell'inchiesta sul Porto di Fiumicino. Caltagirone è ancora sotto processo per il Porto di Imperia con l'accusa di truffa

L'arresto della GDF nell'ambito dell'inchiesta sul Porto di Fiumicino. Caltagirone è ancora sotto processo per il Porto di Imperia con l'accusa di truffa

2 minuti di lettura

Il costruttore romano Francesco Bellavista Caltagirone è stato arrestato dalla Guardia di Finanza di Roma con l’accusa di frode e trasferimento illecito di denaro verso terzi. Le accuse si inseriscono nell’ambito dell’inchiesta sul porto di Fiumicino, le ordinanze di custodia cautelare sono state disposte dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Civitavecchia, Chiara Gallo. In manette con Caltagirone anche Emanuele Giovagnoli.

 

L’indagine ha portato alla luce un sistema di frode piuttosto articolato durante le fasi di costruzione del porto: sotto accusa i rapporti tra il gruppo Acqua Marcia di Caltagirone, general contractor dei lavori, e le società subbappaltatrici, tutte collegate al gruppo di Caltagirone, che avrebbero ricevuto per prestazioni fittizie una somma introno ai 35 milioni di euro. E’ emerso anche che l’opera pubblica era stata parzialmente eseguita con caratteristiche tali da pregiudicarne la stabilità nel tempo, con il profilarsi di gravi violazioni delle obbligazioni assunte dalla concessionaria nei confronti dell’ente concedente.

 

Una notizia che apre un nuovo scandalo nel mondo della nautica, il cui protagonista torna ad essere Francesco Bellavista Caltagirone. L’imprenditore infatti era stato già coinvolto nelle inchieste sul porto di Imperia con l’accusa di associazione a delinquere e truffa: la prima è stata archiviata mentre per la seconda Caltagirone è ancora sotto processo.

 

Mauro Giuffrè

 

Foto ilmessaggero.it

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2 commenti

  1. Gianni says:

    In quasi tutti i porti d’Italia sono stati compiuti illeciti, dall’ attibuzione delle concessioni e loro gestione, al rispetto delle normative di sicurezza predisposte dalla Guardiacostiera e mai osservate. Per gli utenti invece basta un razzo scaduto e sono guai.

  2. Gaetano says:

    La mano destra non sapeva cosa faceva la sinistra….Una ad Imperia e l’altra a Fiumicino.Strano che prima di bloccare le situazioni hanno aspettato che fossero a buon punto.Scarse risorse della magistratura ??????????Perpiacere !