Posto barca quanto mi costi? Il punto di vista del Marina di Varazze sull’elaborazione delle tariffe
Il punto di vista del Marina di Varazze sull'elaborazione delle tariffe sul posto barca e il quadro fiscale complesso entro il quale si muovono i marina
Il punto di vista del Marina di Varazze sull'elaborazione delle tariffe sul posto barca e il quadro fiscale complesso entro il quale si muovono i marina
Posto barca ma quanto mi costi? E’ il pensiero della maggior parte di proprietari di imbarcazioni, siano esse a vela o a motore. Il mantenimento di un’imbarcazione, è vero, ha sicuramente dei costi importanti e una delle voci più pesanti è proprio il posto barca: tuttavia ci siamo chiesti cosa ci sia dietro le tariffe di un marina, da cosa sono determinati i prezzi e quali sono i costi per il porto?
Di questo e altro abbiamo parlato in un pranzo dedicato alla stampa, orgaizzato dal Marina di Varazze, durante il quale il Direttore del MDV, Giorgio Casareto, e la responsabile marketing e vendite, Liliana Molin Pradel, ci hanno illustrato il punto di vista del Marina di Varazze sul costo del posto barca.
LN: Vediamoci chiaro su questo tema spinoso, cosa determina il costo del posto barca nell’elaborazione tariffaria di un Marina come il vostro?
Giorgio Casareto: I costi prima di tutto, sono quelli a influenzare pesantemente i nostri piani tariffari. Partiamo da una cifra per delineare il quadro fiscale entro il quale ci muoviamo: solo tra IMU e concessione demaniale il nostro Marina spende annualmente 700 mila euro, ai quali vanno aggiunti circa 150 mila euro di Tarsu/Tari, unendo i costi di gestione arriviamo in un anno a superare 1 milione e 350 mila euro. E’ questo quadro fiscale che determina la politica dei marina sul costo del posto barca. Le concessioni demaniali hanno un varole variabile che cambia, anche sensibilmente, da porto a porto, ed è per questo che si vedono differenze tariffarie anche sensibili.
LN: Che margine di manovra avete per ridurre il costo del posto barca di anno in anno?
Giorgio Casareto: Il quadro dei costi generali che sosteniamo è difficilmente riducibile, non puoi ovviamente tagliare servizi, quindi l’unica soluzione per restare competitivi è quella di cercare di diminuire il più possibile il costo del singolo posto barca per puntare al maggiore riempimento. Più si incrementa il numero delle barche più puoi essere competitivo per le tariffe, è questo l’obbiettivo, e in questo senso il livello di qualità e servizi offerto dal Marina di Varazze è di grande livello. In questo momento viaggiamo su una percentuale di riempimento di oltre il 70%.
LN: Qual è il vostro punto di vista sull’IVA al 10% per i Marina Resort sui posti in transito?
Giorgio Casareto: Crediamo veramente che sia un provvedimento che risolve i problemi alla luce della pressione fiscale che indicavo prima? Per ottenere la certificazione di Marina Resort, noi che siamo un porto, dobbiamo indicare quanti posti letto garantiamo nella nostra struttura, fare convenzioni con i ristoranti e con molti altri servizi, tutto questo per 70 posti barca in transito. E’ lampante che non è questo il provvedimento che può risolvere i problemi dei porti turistici in Italia, se lo avessero fatto sui posti stanziali sarebbe stata veramente una manovra importante.
LN: Quali sono gli altri grossi problemi legati al costo del posto barca?
Giorgio Casareto: C’è un altro aspetto importante che vale la pena di analizzare, quello del recupero del credito. In Italia per noi porti non esiste uno strumento normativo per questo problema che in questi anni di crisi è diventato più frequente. Per i Marina sarebbe importante avere uno strumento che ci tuteli, che garantisca la possibilità di difendersi al meglio nel caso in cui un posto barca non venga pagato, ma attualmente siamo quasi completamente scoperti e le cause su questo tema sono quanto mai complesse.
Foto di proprietà di LIguria Nautica riproducibile previa citazione della fonte con link attivo
Argomenti: Posti barca
Per fare un servizio giornalistico serio bisogna andare al l’intervista PREPARATI, il sig Casareto tira in ballo i costi demaniali: sono stati prima del l’intervista verificati? L’ IMU è tassa controversa, da molti in contenzioso, i 150000 che asserisce pagare Varazze
ovviamente si parla sempre e solo e, a pranzo
poi dopo qualche brindisi scrivete tutto quello che chi offre(il pranzo) vuole.
Nutro parecchi dubbi e perplessità riguardo al costo del posto barca in relazione ai servizi offerti: anche i soli servizi igienici e le docce sono spesso fuori uso o fatiscenti… e la loro soluzione è chiuderli e ridurne il numero funzionante. Servizi nel porto inesistenti…. nessuna politica nemmeno per affittare i posti auto solo per il periodo estivo!!!
Magari la situazione ora è cambiata ma anni fa il Marina di Varazze aveva come tariffa minima quella per barche di 9 metri e a prezzi esorbitanti.
Fortuna che c’era il Marina Bagni Castelluccio ad accogliere i tanti velisti appassionati concedendo a ricchi e poveri un prezzo equo.