18 novembre 2014

Processo Concordia: chiesti oltre 300 milioni di risarcimento

18 novembre 2014
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Imponenti le richieste di risarcimento delle parti civili, Costa replica: "Cifre fantasiose"

Imponenti le richieste di risarcimento delle parti civili, Costa replica: "Cifre fantasiose"

1 minuto di lettura

La richiesta è di quelle forti, senza mezzi termini: un risarcimento dai 125 ai 189 milioni di euro per il danno biologico ed esistenziale, è quello che ha chiesto in favore dell’isola del Giglio il consulente tecnico Carlo Scarpa al processo di Grosseto sul naufragio della Costa Concordia, dove l’unico imputato è Francesco Schettino. Il danno d’immagine invece, più complesso da calcolare data diffusione internazionale della notizia, è stato stimato in oltre 150 milioni di euro, per un totale complessivo che supera i 300 milioni dove vanno aggiunti anche i 30 chiesti dalla Regione Toscana costituitasi parte civile.

 

Tra le parti danneggiate anche il Comune del Giglio, per circa 3 milioni, che ha visto bloccata la sua macchina amministrativa e i lavori di ampliamento di un porto turistico.Ricordiamo fra l’altro che devono ancora essere rimosse le piattaforme sottomarine sulle quali è stato appoggiato il relitto.

 

Gli avvocati di Costa Crociere minimizzano le richieste, definendole “fantasiose e non realistiche”.

 

 

 

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2 commenti

  1. gianni risso dice:
    19 November 2014 alle 9:27

    Buongiorno, mi sembra assurdo che ci sia chi si arrampica sugli specchi per ottenere degli ingenti risarcimenti di danni per il Giglio quando (tragedia a parte per i tanti morti) l’isola ha avuto una incalcolabile ricaduta positiva per il turismo e per la sua immagine in tutto il Mondo. L’isola era semi sconosciuta ai più. Ha avuto per molti mesi fortissimi introiti derivanti dalle presenze di: lavoratori, tecnici, giornalisti turisti ecc. Dalla miriade di servizi dei media (carta e TV) l’immagine della bellissima isola ha fatto il giro del Mondo innescando un enorme flusso turistico che darà ulteriori benefici all’economia locale. A fronte della realtà oggettiva in Italia, con cavilli, pareri di sapientoni e tanta ipocrisia si distorce spesso la verità. Caso schettino insegna. Che tristezza…

  2. tommaso dice:
    19 November 2014 alle 17:01

    Che tristezza….. se scrivo di più, o nomino Rina, Fincantieri, Marina, riciclaggio, protezione civile, magistratura anche se cortesemente, il commento non viene pubblicato. Molti sanno molti altri insabbiano. La Concordia ricorda la punta di un iceberg.