RACCONTI DI BORDO – Giraglia 2013, cronaca delle costiere FOTO
Il racconto concitato della tre giorni di regate costiere a Saint Tropez, prima della partenza della “lunga”, nell’ambito della Giraglia Rolex Cup 2013
Il racconto concitato della tre giorni di regate costiere a Saint Tropez, prima della partenza della “lunga”, nell’ambito della Giraglia Rolex Cup 2013
Domenica 16 giugno, imbarcata sul Dindi, un Hanse 470, con il ruolo fondamentale di “zavorra”, ho potuto vivere appieno la Giraglia Rolex Cup svoltasi a St. Tropez. La prima prova costiera inizia alle 11:33, ma alle 9:30 tutto l’ equipaggio è già riunito in pozzetto intento ad ascoltare le indicazioni dello skipper.
Concentrata a svolgere al meglio il compito assegnatomi, ovvero togliere i parabordi, non posso fare a meno di osservare le barche che si affiancano a noi uscendo dal porto. L’emozione e l’adrenalina si fanno sentire fino a quando dal canale 72 dal Comitato di Regata viene dato il via al conteggio dei 5 minuti che precedono la partenza. Riesco solo a sentire la voce di chi urla “acqua, acqua” e del nostro prodiere che da il conto alla rovescia “5,4,3,2,1”: siamo partiti fra i primi cinque!!
Vento da levante di 10 nodi di intensità, cielo terso, passaggio al largo di La Rabiou e di La Mouette, fino alla linea d’ arrivo di St. Tropez, un percorso di 18,6 miglia, 4 ore di navigazione e uno scenario indescrivibile. Nel Gruppo 0- IRC si posiziona al primo posto Alegre, nel Gruppo A-IRC Natalia, nel Gruppo B-IRC Easy. [nggallery id=279]
Lunedì 17 salpiamo alle 10 per la seconda prova: viste le previsioni di vento fra i 12 e i 15 nodi di intensità, il CdR decide per un percorso più lungo rispetto al precedente: 30,5 miglia. Sfortunatamente, nonostante un’ottima partenza, il vento cala enormemente e il Dindi taglia il traguardo dopo sei ore e mezza di navigazione, alle 17:40. Un po’ affranti, al rientro in porto decidiamo di consolarci davanti ad un buon mojito (preparato dal tailer!) e un intramontabile piatto di trenette al pesto intenti a discutere sulle tattiche di regata. Nel Gruppo 0-IRC si posiziona al primo posto Caol Ila, nel Gruppo A-IRC Team Vision Future, mentre nel Gruppo B-IRC Easy.
Martedì 18 ore 11 e 46 viene dato il via all’ultima prova. Il vento oggi spira da nord est tra gli 8 e i 10 nodi di intensità. All’ altezza della secca di La Mouette la bonaccia intrappola la maggior parte delle barche, alcune sono addirittura costrette a ritirarsi avendo acceso il motore per scampare alla secca: noi resistiamo! Proviamo ad aprire l’A0 (un asimmetrico speciale ideato da Banks Sails, ndr) ma senza gran successo. Dopo quasi 2 ore riusciamo a prendere un po’ di velocità. [nggallery id=280]
Il vento si alza sempre di più fino a 20 nodi cogliendoci troppo invelati…la barca straorza bruscamente…il timoniere poggia ma la resistenza è tale che una delle due ruote del timone si rompe costringendoci al ritiro. Nonostante il percorso fosse “solo” di 17 miglia questa per noi è stata senz’altro la prova più impegnativa soprattutto dal punto di vista psicologico. Questo non ha bloccato l’equipaggio che, appena rientrato in porto, si è subito armato di cacciavite e brugola e in 40 minuti è riuscito a riparare il timone rotto.
Mercoledì 19 ore 12 da uno scoglio della spiaggia di Tahiti vedo il Dindi affrontare la lunga…… “buon vento ragazzi…. vi aspetto al vostro arrivo allo Yacht Club”!
Elena Di Carpegna
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