11 febbraio 2015

Riforma dei porti: nuovo annuncio del Governo, "pronta entro febbraio"

11 febbraio 2015

Il Ministro alle Infrastrutture Lupi rilancia la riforma dei porti e fissa il tempo limite a fine febbraio, ma sul contenuto è nebbia fitta

Il Ministro alle Infrastrutture Lupi rilancia la riforma dei porti e fissa il tempo limite a fine febbraio, ma sul contenuto è nebbia fitta

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riforma dei porti spaCi risiamo. Riparte il balletto del Governo sulla riforma dei porti. Sembrava ormai quasi fatta durante l’estate del 2014 , ma alla fine il Governo indietreggiò e nel decreto Sblocca Italia non venne inserita, per essere riproposta in questi giorni con il solito annuncio del “solito” Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi: “Entro fine febbraio o al massimo ai primi di marzo arriverà Il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica”, ha dichiarato Lupi in occasione degli Stati Generali del comparto logistico-portuale. Save the data, a fine febbraio vedremo a che punto sono i lavori del Ministro.

 

Cosa dobbiamo aspettarci non è dato ancora saperlo, Lupi è infatti rimasto vago su quale sarà il reale contenuto di quest’ipotetica riforma: una cosa appare certa, uno degli obbiettivi è quello di razionalizzare le Autorità Portuali, progetto che sta a cuore al Governo, ma sulle modalità l’esecutivo non si è ancora sbilanciato.

 

A tenere accesso il dibattito ci pensano i sindaci, rappresentati a Roma dal sindaco di Livorno Filippo Nogarin, Presidente della Commissione ANCI Città Portuali, che ha dichiarato:

“Sulla scorta di quanto anticipato oggi dal ministro Lupi circa le linee guida della portualità riteniamo fondamentale che sia preso in esame anche il modello europeo e ci si impegni per trasformare le autorità portuali in società per azioni interamente pubbliche dove il 70% delle quote sono del Comune e il 30% del Governo. Questo permetterebbe, infatti, di porre le basi per un nuovo e fruttuoso rapporto tra la portualità e la città che gli sta alle spalle. In tal senso, ci stiamo già attivando per calendarizzare entro il mese di febbraio un appuntamento con i sindaci interessati così da definire un documento, che porremo all’attenzione del Governo, nel quale il ruolo dei Comuni, al pari di quanto accade nel resto dell’Europa, sia centrale nella futura riforma portuale”.

 

Non è un mistero però che Matteo Renzi sogni una massiccia privatizzazione del sistema portuale italiano per battere cassa, un’idea probabilmente piuttosto lontana da quella auspicata dal Sindaco di Livorno. Probabili nuovi attriti, sempre che la riforma, prima o poi, veda veramente la luce.

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