11 marzo 2015

Rinascere dopo l'alluvione: ecco come ha fatto Vecom srl

11 marzo 2015

La storia di un'azienda che ha saputo rialzare la testa, contando sulle proprie forze, su una strategia vincente e sulla grande solidarietà ricevuta dopo l'alluvione

La storia di un'azienda che ha saputo rialzare la testa, contando sulle proprie forze, su una strategia vincente e sulla grande solidarietà ricevuta dopo l'alluvione

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Vecom srl_nuova sedeCome si rinasce dopo l’alluvione? Quanto è difficile riuscirci se sei un’azienda che è stata colpita per ben due volte dagli eventi atmosferici che hanno interessato la Liguria negli ultimi anni? Siamo andati a trovare gli amici di Vecom srl, per raccontarvi la rinascita di un’azienda che ha pagato caro il suo conto con la sfortuna, ma nonostante tutto ha sempre rialzato la testa e continua a essere una delle eccellenze del settore. Ad accoglierci è Veronica Vernocchi, che insieme al fratello Stefano guida l’azienda che oggi conta 8 dipendenti ed è specializzata nella vendita di prodotti vernicianti per la cantieristica e per la carrozzeria, ma non solo. Vecom srl ha da pochi giorni inaugurato la sua nuova sede in Passo Ponte Carrega 60 r, la nostra visita al nuovo stabilimento è stata l’occasione per saperne di più sulla loro rinascita.

 

LN – Avete sentito le istituzioni vicine dopo l’alluvione di questo autunno?

V.V. – L’intervento c’è stato, abbiamo ricevuto 150 mila euro a fronte dei 430 di danno. Nel 2011 il risarcimento dei danni aveva un accesso molto più complesso che ha dato vita a diversi intoppi burocratici, questa volta è stato più semplice. Inizialmente ci era stato detto che l’indennizzo sarebbe stato per il 60% del danno se l’azienda subiva per la prima volta i danni dell’alluvione, 80% se, come nel nostro caso, si era già stati colpiti nel 2011. Si tratta di finanziamenti sia nazionali sia regionali, ma la “fregatura” è stata che poi abbiamo scoperto che il massimale del rimborso era 150 mila euro, quindi nel nostro caso ben lontano dall’80%.

 

Vecom_JotunLN – Come avete fatto a tornare rapidamente in piedi?

VV – L’indennizzo ricevuto è stato comunque importante, ma ancora di più l’enorme solidarietà ricevuta. I nostri fornitori ci hanno dato un aiuto indispensabile congelandoci i pagamenti, una persona amica ci ha dato subito questa sede dove ci troviamo adesso e già pochi giorni dopo l’alluvione abbiamo riaperto. Il posto dove ci troviamo adesso ci è stato concesso inizialmente gratuitamente e adesso a un prezzo vantaggioso e poi non dimentichiamo i circa 40 mila euro di donazione dai privati. Alla grande solidarietà si aggiunge l’esperienza fatta nel 2011, sapevamo già come comportarci e come potere salvare parte della nostra merce, è stato fondamentale per limitare i danni.

 

Vecom_attrezzaturaLN – In anni di crisi come questi non sarà stato semplice gestire anche un’emergenza come l’alluvione

VV – Devo essere sincera, a parte una leggera flessione nel 2012 non abbiamo sentito particolarmente la crisi, anzi siamo cresciuti. La nostra forza è quella di coprire diversi settori, differenziare l’offerta e non affidarsi a un unico mercato. Noi spaziamo dalle piccole barche ai megayacht, senza dimenticare i prodotti per la carrozzeria e l’attrezzatura tecnica per eseguire i lavori in entrambi i settori.

 

LN – Quali sono le vostre novità per il 2015?

VV – Abbiamo potenziato il settore dell’attrezzatura tecnica in pronta consegna: idropulitrici, compressori, generatori d’aria calda e altro. Siamo poi official dealer della Jotun e agenti della distribuzione di Anodi per Polipodio Group

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