Rivoluzione nella nautica: ecco la nuova procedura per la patente
La nostra intervista a Tommaso Boccanfuso, referente nazionale di Unasca per le scuole nautiche
La nostra intervista a Tommaso Boccanfuso, referente nazionale di Unasca per le scuole nautiche
I rappresentanti di Confindustria Nautica, Unasca Nautica ed altre realtà associative hanno raggiunto un altro importante successo con la nuova procedura per il conseguimento della patente nautica, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale numero 232 del 28-09-2021 a seguito del decreto ministeriale del 10 agosto 2021.
Per fare il punto su questa nuova procedura, Liguria Nautica ha intervistato il referente nazionale di Unasca per le scuole nautiche, Tommaso Boccanfuso, che è anche responsabile di un’autoscuola, istruttore nautico ed ex militare della Guardia Costiera.
“La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale – spiega Boccanfuso – consegna le linee guida della nuova riorganizzazione del procedimento ma, come in tutti i decreti, sono necessarie istruzioni operative che saranno discusse nei prossimi giorni al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, dove rappresenterò Unasca Nautica fornendo la mia esperienza per definire l’operatività della legge, come ad esempio l’indicazione dell’obbligo del minimo di 5 ore di guida di un’imbarcazione adibita a scuola nautica”.
“Proporrò – sottolinea il referente nazionale di Unasca per le scuole nautiche – di consentire al candidato, grazie alla univoca modalità d’insegnamento, di raggiungere le ore necessarie anche se svolte, per vari motivi, in diverse scuole nautiche, che rilasceranno la certificazione delle presenze presso la loro struttura”.
“In pratica – conclude Boccanfuso – abbiamo cercato di applicare le già consolidate procedure dell’esame per la guida automobilistica, promuovendo con particolare attenzione la sicurezza nella conduzione dell’imbarcazione, il rispetto dell’ambiente e l’uso di apparati elettronici per la navigazione che consentano di stabilire immediatamente il punto nave da trasmettere, via radio o via cellulare, in caso di richiesta di soccorso alla centrale nazionale del 1530″.
Notevoli, in particolare, sono le semplificazioni introdotte sia per i candidati che per le amministrazioni deputate al rilascio della patente, come la Guardia Costiera e la Motorizzazione, limitatamente alle patenti entro le 12 miglia. Precedentemente chi si presentava per un esame senza limite, se non superava l’esame teorico di carteggio dedicato, veniva allontanato, mentre ora potrà richiedere di proseguire con il programma entro le 12 miglia, che non comprende il carteggio di navigazione senza limiti, e in caso non riesca a superare i quiz della parte vela può optare per la conduzione a motore.
Il numero dei quiz di base per tutte le patenti rimane 20 (con la possibilità di sbagliarne 4), con inserimento di domande anche sull’entrata e uscita dai porti e sulle precauzioni in navigazione in prossimità di bagnanti. Poi si aggiungono quelle di carteggio con 5 domande e altre 5 per chi si candida anche per la vela (in entrambi i casi è ammesso un solo errore). Per il conseguimento senza limite è necessario superare l’esame di carteggio, che di norma comprende scarroccio, deriva, una rotta di soccorso e ora di arrivo (E.T.A.).
Nella nuova indicazione legislativa rimangono sempre gli stessi parametri per poter navigare: i natanti senza obbligo di immatricolazione entro i 10 metri tra le perpendicolari, obbligo di patente se motorizzate oltre i 40 cv, mentre rimane la guida senza patente per natanti con motori entro i 40 cv, con navigazione costiera. Inalterata anche la conduzione delle moto d’acqua, che possono essere utilizzate solo con patente nautica qualsiasi tipo di motorizzazione presentino.
Le autoscuole vengono rappresentate dall’associazione nazionale Unasca, che ormai da qualche anno comprende anche il comparto nautico. Le procedure per essere autorizzati dalla Capitaneria a svolgere corsi nautici prevedono anche un’ispezione delle aule, che devono avere almeno 8 tavoli singoli da carteggio, una cartellonistica completa, tutte le autorizzazioni per i locali dedicati al pubblico, istruttori con maturata esperienza e l’autorizzazione dell’amministrazione delle Città Metropolitane (ex Province).
L’accesso all’esame per la patente nautica così rivisitato consentirà una più agile semplificazione delle procedure amministrative e un maggiore supporto al candidato, a cui verranno fornite più possibilità per conseguire la patente. Di acqua sotto la chiglia ne è passata dal Regio Decreto 30 marzo 1942 n. 327 che approvava il testo definitivo del Codice della navigazione (Gazzetta Ufficiale n.93 del 18-04-1942), in cui le imbarcazioni da diporto venivano classificate in stazza lorda entro le 25 e 50 tonnellate. Come in tutte le situazioni, però, vale sempre il buon senso e la responsabilità: diventati dei comandanti, bisogna sempre essere consapevoli che dalla propria maestria dipendono altre vite.
Argomenti: Daily Nautica