Santo Stefano al Mare: barca a vela d’epoca rischia di affondare
Il peggio è stato evitato solo grazie al tempestivo intervento della Guardia Costiera e degli ormeggiatori.
Il peggio è stato evitato solo grazie al tempestivo intervento della Guardia Costiera e degli ormeggiatori.
Nella notte tra sabato e domenica una barca a vela d’epoca della lunghezza di 12 metri ha rischiato di affondare nel porto di Santo Stefano al Mare. Come ha raccontato a Liguria Nautica un ufficiale della Guardia Costiera di Imperia, essendo entrata una notevole quantità d’acqua all’interno dello scafo, l’equipaggio ha subito allertato i soccorritori.
“Inizialmente -ha spiegato l’ufficiale della Guardia Costiera- non sapevamo quale fosse il motivo della chiamata arrivata tramite il 112. Quindi, grazie all’intervento dei sommozzatori dei vigili del fuoco, abbiamo provato a capire se ci fosse una falla che però non è stata riscontrata sul momento“.
Dopo gli accertamenti iniziali, la Guardia Costiera ha deciso di svuotare l’imbarcazione per controllare meglio se fossero presenti delle falle. L’operazione è stata resa possibile grazie al supporto degli ormeggiatori del porto di Marina degli Aregai, che hanno messo a disposizione dei soccorritori delle pompe di estrazione. “In un primo momento -ha sottolineato l’ufficiale della Guardia Costiera- l’imbarcazione sembrava compromessa a causa del grosso quantitativo di liquido imbarcato. La quantità d’acqua era molto rilevante e questo ci ha subito portato a pensare ad una falla, si supponeva infatti che ci fosse una via d’acqua significativa“.
Tuttavia, nonostante gli accertamenti, non è stata trovata nessuna falla e durante la notte la situazione è rimasta sotto controllo, monitorata dagli ormeggiatori e dai proprietari. Il giorno successivo, grazie ad ulteriori accertamenti, è stato finalmente individuato il problema: un malfunzionamento delle pompe di sentina che non consentivano la regolare espulsione dell’acqua. Una volta riparate le pompe, l’imbarcazione ha potuto riprendere la navigazione senza ulteriori complicazioni.
Argomenti: Daily Nautica, Incidenti
“malfunzionamento delle pompe di sentina che non consentivano la regolare espulsione dell’acqua”: ma, scusate, l’acqua da espellere DA DOVE sarebbe entrata in copiosa quantità?
Non è che, per caso, si era sfilato o rotto il tubo di mandata di una autoclave, magari alimentata ad acqua di mare per riempire eventuali wc a cassetta?