19 marzo 2012

Settimana Internazionale d'Altura a Alassio, tutti i risultati (e i disalberamenti)

19 marzo 2012

Protagnosti "GLS Stella" e "No First No Fun". Il Feet 30 "Shock Wave" ha disalberato prima della partenza. Le foto

Protagnosti "GLS Stella" e "No First No Fun". Il Feet 30 "Shock Wave" ha disalberato prima della partenza. Le foto

2 minuti di lettura

Si è conclusa la Settimana Internazionale d’Altura di Alassio, organizzata come sempre dal Circolo Nautico “Al Mare”:  il Comitato di Regata, presieduto da Ennio Pogliano, è riuscito a portare a termine quattro prove, nonostante venerdì la bonaccia abbia regnato sovrana: sabato e domenica, invece, è stato possibile effettuare due prove al giorno, caratterizzate da un bel vento da sud-sud-ovest tra i 10 e i 20 nodi. C’è stato pure un disalberamento in mare: poco prima della partenza della prima prova, sabato, l’equipaggio del Feet 30 Shock Wave (armatori Gianfranco Trenti e Mauro Uggé, CN Lavagna) si è visto rovinare addosso l’albero. Per fortuna nessuno si è fatto male. 

 

Chi ha vinto – Partiamo dall’ORC. In classe 1-2 trionfa il Sydney 46 GLS Stella di Stefano Fava (YC Parma), davanti al Salona 41 Vitamin-A di Andrea Lacorte (YCRM Pisa). Sul gradino più basso del podio Aurora, il Canard 41 della coppia Bonomo-Bruno, portacolori dello YC Sanremo. Nel raggruppamento ORC 3-4 ci pensa il First 35 No First No Fun di Gianluca Canale (YC Porto Maurizio) a rovinare la festa a Ciro Casanova (CN Finale) e al suo X-382 Brancaleone: i team sono arrivati a pari punti, ma i due primi consecutivi nell’ultima giornata hanno favorito la compagine imperiese. In terza posizione, il solito Midva, il proto firmato Ron Holland di Davide Besana e soci, come sempre capitanato da Mauro Pelaschier. In IRC, come al solito, cambiano le carte in tavola: nel gruppo 1-2 a vincere è Aurora, seguita da GLS Stella e X-Blues, X-46 di Roberto Iorio (LNI Milano). In classe 3-4 No First No Fun precede Brancaleone e Just A Joke, A35 di Marcello Maresca (YCI).

 

Ecco le foto del disalberamento di Shock Wave, riproducibili mediante la citazione della fonte con link attivo

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4 commenti

  1. nic says:

    comunque sia andata NON mi sembra carino pubblicare queste foto.
    Possibile che in due giorni di regata quelle più interessanti o rilavanti siano queste?
    DIREI proprio di no ….

  2. Besana says:

    Per Stefano:
    Il disalberamento di Shockwawe è dovuto a un difetto della attrezzatura, non alla sua dimensione o progettazione; a quanto mi hanno riferito si è svitato l’arridatoio dello strallo, tutto qui.

    Piccola correzione:
    Midva è un disegno di Ron Holland e non dell’amico Vallicelli.

  3. stefano says:

    Che dire? Dà da pensare che un disalberamento possa avvenire con soli 20 nodi di vento! La cosa la dice lunga sull’attuale andazzo, ovvero sull’uso, da parte dei costruttori, di materiali magari mirabilmente “supertecnici” ma sottodimensionati/sottoperformanti che, per risparmiare qualche grammo (o qualche euro, a seconda dei casi) sulle attrezzature, mette a rischio l’incolumità di barche e persone. Non sarà il caso di fare una piccola pausa di riflessione?