28 gennaio 2013

SFIDE – La fine del sogno: Rossi e Tosi naufraghi in Atlantico

28 gennaio 2013

Andrea Rossi e Luca Tosi stavano compiendo la traversata Dakar-Guadalupa a bordo di un catamarano di 6,10 metri non abitabile. Erano in vantaggio, in termini di tempo, sul record dei francesi Lequin e Moreau, ma un’avaria ai timoni ha infranto il loro sogno, costringendoli a chiedere soccorso (stanno bene, ora sono su una petroliera diretta in Costa d’Avorio) e ad abbandonare il loro amato catamarano in Atlantico

Andrea Rossi e Luca Tosi stavano compiendo la traversata Dakar-Guadalupa a bordo di un catamarano di 6,10 metri non abitabile. Erano in vantaggio, in termini di tempo, sul record dei francesi Lequin e Moreau, ma un’avaria ai timoni ha infranto il loro sogno, costringendoli a chiedere soccorso (stanno bene, ora sono su una petroliera diretta in Costa d’Avorio) e ad abbandonare il loro amato catamarano in Atlantico

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Si spegne in una notte il sogno di Andrea Rossi e Luca Tosi, i due ragazzi che stavano provando a battere il record di traversata Dakar-Guadalupa a bordo di un catamarano non abitabile di 6,10 metri. Un’avaria ai timoni li ha costretti a rinunciare all’impresa, e a optare per la richiesta di soccorso nella notte tra il 26 e il 27 gennaio.

 

Sono stati recuperati in mezzo all’Atlantico (a oltre 1000 miglia dalle coste del Senegal e a 1500 dalla Guadalupa) da una petroliera battente bandiera delle Isole Marshall, la “Genmar Argus”, diretta ad Abidjian, capitale della Costa D’Avorio, dove arriverà il prossimo 2 febbraio. I ragazzi stanno bene, ma purtroppo hanno dovuto abbandonare in mare il loro catamarano, Jrata3 WullschlegerGroup.

 

Rossi e Tosi, in un primo momento, hanno provato a contattare lo svizzero Bernard Stamm, il navigatore svizzero da poco squalificato al Vendée che sta risalendo l’Atlantico per raggiungere la Francia), ma né lui né altre imbarcazioni da diporto erano nelle vicinanze, così la petroliera di 250 metri è stata dirottata sul posto dal SAR Martinica in accordo con il SAR Italiano.

 

Raggiunti alle 5 del mattino di domenica 27 gennaio, i due ragazzi hanno preferito aspettare la luce del sole per il trasbordo: non è facile salire su una nave da 250 metri, soprattutto con il mare mosso. L’operazione, che ha richiesto notevole perizia sia da parte dell’equipaggio della petroliera che di Andrea e Luca, si è svolta alle 16.

 

Peccato. I due ragazzi stavano navigando alla grande, il 25 gennaio avevano 102 miglia di vantaggio, corrispondenti a 11 ore e 54 secondi, sul precedente record stabilito dai francesi Lequin e Moreau. Ma conosciamo la loro tempra e la loro determinazione. E siamo sicuri che, prima o poi, ci riproveranno!

 

E.R.

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