SFIDE: nuova partenza domani martedì 12 Novembre per la Mini Transat 2013
Dopo lunghi giorni di attesa, parte domani la “nuova” Mini Transat 2013: 3600 miglia, da Sada (Spagna) alla Guadalupe
Dopo lunghi giorni di attesa, parte domani la “nuova” Mini Transat 2013: 3600 miglia, da Sada (Spagna) alla Guadalupe
16 giorni di ritardo per la partenza della 19esima edizione della Mini Transat, la prima tappa annullata, un trasferimento “rock and roll” da Gijon a Sada: questa regata, sin dal 10 Ottobre, non ha mai smesso di stupire e far parlare di sé.
Una serie di perturbazioni sul Golfo di Biscaglia e su Capo Finisterre hanno immobilizzato la flotta di 84 Mini 6.50 per lunghi giorni, costringendo gli organizzatori a molti cambi di programma, fino a prendere una decisione storica. Prima tappa con arrivo in Guadalupe annullata, domani martedì 12 Novembre si parte per 3600 miglia non stop, da Sada (Spagna) alla Guadalupe, con passaggio di un cancello davanti Lanzarote, dove chi vorrà, potrà fare scalo.
3600 miglia dunque, approssimativamente 25-30 giorni di mare, che rendono questa edizione 2013 un unicuum nella storia della Mini Transat, aumentando molto il coefficiente di difficoltà di una regata già di per sé molto impegnativa. In questi ultimi giorni la parte di flotta che si era rifugiata a Gijon ha raggiunto Sada, in un trasferimento molto duro, con mare formato e vento fino a 40 nodi, che ha testato una volta di più la tempra delle barche e dei marinai.
Posati i piedi nel porto spagnolo, è cominciata per i Ministi una corsa contro il tempo, per riorganizzare tutto in vista della tappa unica: rifornimento acqua e cibo per circa 30 giorni di mare, imbarco di tutte le carte nautiche necessarie, nuovo studio della situazione meteo con grib “freschi”. Quest’ultima ovviamente sarà valida per i primi giorni di mare, che si annunciano duri, poi la strategia si dovrà fare con i bollettini diramati via SSB dall’organizzazione.
Purtroppo stamattina una brutta notizia si è sparsa fra i pontili: Davide Lusso (Mastep) ha annunciato di abbandonare il progetto Mini Transat: “lo scafo continua a fare 30 litri d’acqua al giorno dopo il crash con federico, ho strappato il fiocco in un groppo sabato mattina davanti a capo Ortegal e in 24 ore non era possibile riparare tutto e preparare una regata di 3700 miglia … Quindi ieri mattina ho messo la prua su Gijon dove sono arrivato nella notte”.
La Mini Transat è così, un’altalena d’incertezza, euforia, delusione, felicità. Liguria Nautica seguirà con passione questi coraggiosi mini Uccelli del Largo.
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica