SFIDE/2: la Transat Jacques Vabre negli alisei
Al settimo giorno di regata, i veloci MOD 70 sono a circa 2000 miglia dall’arrivo, i Class 40 battagliano al largo fra le coste portoghesi e marocchine
Al settimo giorno di regata, i veloci MOD 70 sono a circa 2000 miglia dall’arrivo, i Class 40 battagliano al largo fra le coste portoghesi e marocchine
« L’oceano rimbomba. Fa ancora freddo e umido a bordo. Il vento soffia a 30 nodi con un rinforzo previsto a fine giornata: probabilmente di nuovo 35 nodi con raffiche a 40” scriveva ieri lo skipper francese Fabrice Amedeo da bordo del suo Class 40 SNCF Géodis, al largo delle coste portoghesi. L’eterogenea flotta della Transat Jacques Vabre – a cui partecipano MOD 70, Multi 50, IMOCA 60 e Class 40 – si è sparsa lungo l’oceano, ma tutte hanno lo stesso obiettivo: raggiungere Itaji in Brasile.
Se infatti i MOD 70 sono già entrati ieri nel Pot au Noir, zona di convergenza intertropicale caratterizzata da rovesci violenti e bonacce, gli “ultimi” della flotta, i 24 Class 40 ancora in corsa, stanno battagliando contro gli alisei portoghesi, prepotenti venti che hanno fatto più di un ferito nei giorni scorsi.
È di ieri la notizia che il Class 40 Fantastica di D’Alì – Raspadori, 12esimi al rilevamento di oggi, ha subito un’avaria a tre stecche della randa in seguito ad una strapuggia a 30 nodi la notte del 12 novembre, che ha fatto decidere ai due skipper italiani di fare un brevissimo pit-stop alle Canarie per riparare. Il Class 40 Bet 1128 di Mura- Manuard ha invece ripreso la regata dopo 8 di stop a La Coruna per riparare l’attrezzatura di coperta e l’elettronica di bordo danneggiate durante il disalberamento di qualche giorno fa, ed attualmente è in 18 esima posizione.
Fra gli IMOCA 60 che navigano verso Capo Verde, PRB di Riou-Le Cam ha ripreso Macif, della coppia d’oro Desjoyeaux-Gabart, mentre Team Plastique di Alessandro di Benedetto si trova in 9° posizione. Infine fra i Multi 50, il gruppo è guidato da Le Roux – Eliés, mentre Rennes Métropole di Lamiré e del suo co-skipper Andrea Mura, è terzo.
Francesca Pradelli
Argomenti: Daily Nautica