Sinistri: parliamo di statistiche, l’analisi del nostro esperto
Il nostro esperto analizza le statistiche dei sinistri fin'ora accaduti nel 2014, dati interessanti per comprendere meglio i rischi della navigazione
Il nostro esperto analizza le statistiche dei sinistri fin'ora accaduti nel 2014, dati interessanti per comprendere meglio i rischi della navigazione
La notizia, pubblicata su Ship2Shore, pone un’ interessante statistica, proveniente dal sito VesselsValue.com, il quale ha raccolto tutti i sinistri e gli eventi afferenti i rischi della navigazione, fin d’ora occorsi durante questo anno. In particolare la lista è così ripartita: 33 Incagli, 42 Sequestri, 22 Incendi, 12 collisioni ed infine 12 morti a bordo.
Probabilmente però dei numeri del genere potrebbero far supporre che i sinistri e gli eventi derivanti dai rischi della navigazione possano essere clementi, ma bisogna comunque fare attenzione e non giudicare troppo avventatamente questi numeri che comunque si riferiscono al solo Shipping.
Infatti importanti possono essere anche i cosiddetti Near Miss, questi ultimi non sono altro che i mancati sinistri che avrebbero potuto comunque portare al danno ma che però non sono avvenuti.
Un esempio lampante, e più vicino agli eventi nostrani, è sicuramente quello del Concordia. Come è noto la pratica “dell’inchino”, più volte effettuata da vari comandi nave, non è stata altro che una serie di Near Miss, mai valutati e corretti, che alla fine, ma questa è oramai purtroppo storia, hanno portato al sinistro, nel nostro caso proprio quello del Concordia.
E’ però interessante sapere che molte amministrazioni marittime, come l’MCA Inglese e soprattutto l’EMSA, (European Maritime Safety Agency) ha tra le sue attività proprio quello di valutare i Near Miss, i quali vengono opportunamente studiati, anche attraverso opportune indagini, con l’intento finale di produrre nuove norme e best practise sempre propedeutiche al costante miglioramento della sicurezza della navigazione.
Un’attività encomiabile, utile e proattiva che viene anche sposata, come vera e propria policy interna, anche da molte compagnie, le quali, in autonomia, prendendo spunto sia dai sinistri che dai Near Miss, le utilizzano proprio al fine di migliorare le proprie performance e standard di sicurezza a bordo.
Inutile perciò dire ed affermare, che in qualunque attività industriale, il costante studio e presa conoscenza di eventi similari siano altamente produttivi al fine di ridurre drasticamente non sono l’evento in se, ma anche e soprattutto, i negativi riflessi economici derivanti dal dover poi “riprendere” (o correre ai riparti) situazioni relative ai sinistri con tutti i riflessi del caso prodotti in termini di danno.
Interessante è infatti la regola “1-10-100” la quale dimostra infatti che se un problema non è risolto nel momento stesso in cui si verifica, meglio ancora se prevenuto, (1) diventerà più oneroso eliminarlo successivamente – in termini di costo e tempo – e quando rilevato solo all’interno (10), ma se il problema arriverà irrisolto i danni causati saranno ancora più ingenti (100).
Per concludere ci lasciamo con un detto giapponese, molto calzante: “Non lasciate mai sporgere un chiodo, indipendentemente da dove lo troviate!”.
Daniele Motta
Perito e Consulente Navale
Per ulteriori informazioni:
www.studiomcs.org – www.perizienavali.it
E-mail: info@studiomcs.org
Tel. +39 389 006 3921
Argomenti: Incidenti