Napoli deve ritenersi orgogliosa della “sua” Coppa America, perché questi AC World Series, può sembrare banale dirlo ma è la verità, sono stati un vero successo. La città ha risposto alla grande sotto tutti i punti di vista: l’organizzazione è stata perfetta, il pubblico stoico sotto la pioggia per godersi la vittoria di Luna Rossa. Tutti volevano esserci su Via Caracciolo, splendida chiusa al traffico, per vedere da vicino questa barche un po’ strane per il pubblico neofita, ma che sfrecciano a pochi metri dalla riva suscitando esclamazioni di stupore negli spettatori.

Poco importa se in pochi capiscono il reale svolgimento delle regate, l’importante è esserci a quest’evento che arriva in un momento di grande depressione per l’Italia. E allora va bene la Coppa America Napoli style, con la signora sessantenne con l’I-Pad dorato che fa i video e chiede “ma sono partiti”? “No sono ancora troppo sparpagliati” risponde un altro. Nessuno dice che la regata è arrivata al quarto lato. Fa sorridere un bimbo che chiede al papà dopo la vittoria di Luna Rossa: “Papi ma abbiamo vinto noi quindi”? Si bimbo, abbiamo vinto noi per una volta: la vera Coppa America non sarà questa, ma nella brezza leggera del golfo di Napoli è una barca di casa nostra a salire sul gradino più alto del podio. I velisti a bordo non saranno tutti italiani, anche se i vari Sirena, Bruni, De Felice e Modena sono il meglio che la nostra vela può esprimere, ma il simbolo Prada è il top del made in Italy nel mondo.

Il pubblico di Napoli, si sa, è dal cuore grande. C’era tanta voglia di fare tifo, di affezionarsi a un equipaggio, a una barca, e di sostenerla con grandi applausi e incitamenti non appena era a portata di voce. Anche per Liguria Nautica, sotto una pioggia battente e incessante, è stato bello esserci. Poco importa se non avevamo la visuale del grande Borlenghi ma sgomitavamo in Via Caracciolo, fradici, accanto a un signore abbigliato in stile Volvo Ocean Race, in cerata stagna integrale, roba da Atlantico. Abbiamo respirato, come era nei nostri intenti, qualcosa che gli altri cronisti non avevano: l’aria del pubblico, le impressioni e la passione del tifo. E tra belle ragazze, molte, bambini curiosi, signore dorate, e improvvisati venditori di “The only real american hotdog”, possiamo dire: noi c’eravamo.

Mauro Giuffrè

Fotogallery di proprietà esclusiva di Liguria Nautica riproducibile mediante link attivo:

[nggallery id=110]