15 settembre 2014

Alla scoperta del rivoluzionario Alchimia 32, la barca con l'asse dell'elica al contrario

15 settembre 2014

Abbiamo parlato con Massimo Buonomo di BIMAX, il cantiere che produce questo 32 piedi, che ci ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche della barca e la particolarità di quest'elica

Abbiamo parlato con Massimo Buonomo di BIMAX, il cantiere che produce questo 32 piedi, che ci ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche della barca e la particolarità di quest'elica

2 minuti di lettura

Avete mai visto una barca con l’elica al contrario, ovvero con l’asse rivolta verso prua? A noi non era ancora capitato, per questo  quando abbiamo saputo dell’Alchimia 32 al Cannes Yachting Festival siamo subito andati a capire meglio di cosa si trattava.

Abbiamo parlato con Massimo Buonomo di BIMAX, il cantiere che produce questo 32 piedi, che ci ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche della barca e la particolarità di quest’elica.

 

 

 

 

 

Negli scafi con elica tradizionale, l’asse ha una posizione obliqua rispetto alla carena, e l’elica è rivolta verso poppa. Quando la barca va in planata, lo scafo non  naviga piatto sull’acqua, ma ha la prua leggermente verso l’alto. L’avanzamento della barca è però parallelo all’acqua, ma la spinta dell’elica, a causa della sua posizione e inclinazione, ha un angolo differente rispetto all’avanzamento. Questo fa si che parte della propulsione dell’elica si perda in una spinta verso l’alto improduttiva sulla velocità ma dannosa sul livello di consumo del carburante.

 

 

 

Al contrario, con l’asse invertito, quando la barca va in planata, la spinta dell’elica e l’avanzamento della barca finiscono praticamente per allinearsi, facendo si che la forza propulsiva migliori in efficienza e non si perda in una spinta improduttiva per l’avanzamento. Questo consente un risparmio complessivo sui costi: la stessa velocità si può ottenere con un motore meno potente, risparmiando così sia sul carburante sia sul costo complessivo della barca.

 

Trattandosi di un concetto piuttosto tecnico, abbiamo provato a giocare con i disegni per chiarirlo meglio. Vi preghiamo di perdonare la nostra scarsissima vena artistica, ma speriamo che i due schemi che riportiamo possano essere utili per meglio comprendere l’idea che c’è dietro l’Alchimia 32.

 

Sul Cannes Yachting Festival può interessarti anche: Fast Cruiser a confronto, Curiosando in banchina, a bordo del Lagoon 560 S2, a bordo dell’Amer 92, Le prime impressioni dalla Costa Azzurra

 

 

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3 commenti

  1. Franco says:

    effettivamente il concetto è semplice, nella tradizionale trasmissione in linea d’asse quando la barca
    e’ in assetto di planata c’e’ un ulteriore incremento dell’angolazione dell’asse che, a detta della Volvo Penta (che ovviamente tira acqua al proprio mulino) la perdita di rendimento raggiunge il 30% pertanto
    invertendo l’inclinazione significa migliorare il rendimento. Comunque vada, finalmente qualcosa di nuono
    in un settore dove le voci in banchina ristagnano da decenni.

  2. marco says:

    ai tempi dello IOR, tanti anni fa, avevo io costruito una barca con l’asse al contrario …
    ciao
    marco

  3. Raffaele says:

    Dal disegno è chiaro l’assetto di una barca che avanza per raggiungere la velocità di planta, ma una volta raggiunta, quando la barca è parallela alla superficie dell’acqua, l’elica così posizionata dà l’impressione di tirare lo scafo verso il basso