SPECIALE MANUTENZIONE – Il disarmo invernale del motore
Pronti per mettere a riposo la vostra barca? Non dimenticate di passare in rassegna il motore: ecco una lista di lavori fai-da-te per assicurargli un inverno tranquillo (ed evitare guasti e “salassi” a invernaggio ultimato)
Pronti per mettere a riposo la vostra barca? Non dimenticate di passare in rassegna il motore: ecco una lista di lavori fai-da-te per assicurargli un inverno tranquillo (ed evitare guasti e “salassi” a invernaggio ultimato)
Tempo di mettere “a nanna” la vostra barca! Tra le tante operazioni di disarmo invernale che potete compiere da soli questa volta ci occupiamo di quelle relative al motore, entro o fuoribordo che sia. Spesso le compagnie di assicurazione tendono a inserire la clausola relativa alla cattiva manutenzione del motore, per cui conviene prendersi cura della propria fonte di propulsione in modo da evitare brutte sorprese a invernaggio ultimato: sorprese in grado di alleggerire di molto i vostri portafogli. Vediamo nel dettaglio una lista di lavori fai-da-te che, una volta completati, assicureranno al vostro motore un inverno tranquillo.
STEP 1 – IL SERBATOIO E I SUOI FILTRI
La prima operazione da eseguire è la sostituzione dei filtri del gasolio: l’importanza è cruciale nell’ottica di evitare la creazione di alghe che, alla prima accensione, verrebbero subito aspirate dal motore, rischiando di intasare tutti i filtri e causando eccessiva fumosità. Spurgate poi il serbatoio dalla nafta: durante l’utilizzo estivo si concentrano i pieni, spesso effettuati da distributori diversi, più o meno affidabili. A fine stagione il serbatoio va pulito accuratamente per impedire che rimangano delle morchie sul fondo (agitate dal gasolio mosso dal mare in navigazione, potrebbero entrare in circolo alla prima navigazione primaverile). Se il motore è diesel, una volta lavato il serbatoio riempitelo nuovamente di gasolio, in modo da ridurre l’aria al suo interno evitando così la formazione di condensa (per quanto riguarda i propulsori a benzina, è invece meglio lasciare il serbatoio secco). Infine, aggiungete un biocida nel serbatoio pieno (un prodotto come l’Eco Bact) ed eventualmente un additivo contro fanghi, morchie e paraffine (celeberrimo è il Fastol Blue).
STEP 2 – IL CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO
Situato nel flusso dell’acqua di mare nei motori a circuito di raffreddamento diretto o sopra lo scambiatore negli entrobordo che utilizzano il sistema indiretto (l’acqua di mare viene a contatto con un liquido che viene a sua volta utilizzato per il raffreddamento), il bullone dotato di cilindro in zinco è un elemento che si deteriora molto rapidamente, fungendo da anodo sacrificale per prevenire i danni da corrente galvanica: a fine stagione lo troverete in pessime condizioni, sostituitelo. Si tratta di un’operazione relativamente semplice la cui unica difficoltà consiste nel reperimento del pezzo, spesso esclusivo del produttore. Svuotate completamente il circuito di raffreddamento (operazione obbligatoria in caso di sistemi diretti, da eseguire dopo aver collegato il circuito a una fonte di acqua dolce e aver fatto girare il motore un po’, per togliere eventuali depositi salini dal circuito), a meno che non decidiate di aggiungere all’acqua del liquido antigelo di tipo marino.
In primis sostituite l’olio e il filtro: sono lavori da eseguire a fine stagione per evitare di lasciare morchie nella coppa, che si mischierebbero all’olio nuovo o immesse comunque nel circuito in caso di cambio ritardato rispetto ai tempi di invernaggio (le morchie si depositano ancorandosi nella coppa e riducono gli spazi del circuito, perciò ritardando la sostituzione l’olio non sarà mai ben fluido). Nel caso possediate un motore vecchio, o ne abbiate preso uno usato, e quindi non siete in grado di stabilire il suo grado di pulizia interno, svuotate l’olio e introducete del nuovo “olio di lavaggio” fino al livello più basso dell’asticella di controllo, dopodiché fate girare il motore per un po’. Questo perché, se il propulsore è stato lubrificato in precedenza con oli minerali (oggi praticamente non si usa più), eliminerete eventuali morchie che, a contatto con i moderni oli sintetici, potrebbero staccarsi inficiando la corretta lubrificazione. Poi spurgate e procedete alla normale sostituzione.
Un’operazione spesso dimenticata è la rimozione della girante in gomma: togliendola dalla sua sede, impedirete alle pale che si piegano contro la camma di deformarsi a causa dell’inattività. Al minimo segno di uscura, comunque, la girante va cambiata: prima di montare la nuova, a invernaggio completato, stendete sopra di essa un velo di grasso al litio per facilitarne l’installazione. Verificate lo stato di connessioni elettriche e dei sensori (eventualmente spruzzate della vaselina spray sui connettori e sul retro dell’alternatore per proteggerli dalla condensa). Date un occhio alla cinghia del motore e al suo allineamento: tenete presente che la presenza di polvere nera indica usura della cinghia per cattivo allineamento. Assicuratevi delle buone condizioni di manicotti e fascette, proteggendo con del grasso ove necessario e pulite (o sostituite) il filtro dell’aria (utilizzando della benzina per rimuovere i detriti dalla spugnetta), dopodiché sigillate i circuiti e le prese d’aria: il variare della temperatura e dell’umidità durante il disarmo invernale può avviare processi corrosivi di alcuni segmenti dei pistoni, delle camicie dei cilindri e delle superfici di rotolamento che non sono state adeguatamente protette. Infine lavate il motore con acqua dolce e, se proprio volete esagerare, verniciate tutte le parti in cui sono presenti accenni di ruggine. (E.R.)
Argomenti: barche a motore, Daily Nautica, Liguria, Manutenzione barca, motori marini, vela
Se allo scarico fuma bianco, dovresti guardare bene che bianco è: vapore che si dissolve in pochissimi secondi oppure qualcosa di più denso che permane per più tempo? Se consuma così tanto olio (e non lo perde imbrattando il motore e il pavimento, ma lo brucia), la nuvola dovrebbe essere di questo secondo tipo con un colore più sull’azzurro. Se lo brucia, probabilmente è davvero colpa della guarnizione di testa, ma anche delle fasce elastiche che ormai non tengono più. Mi lascia perplesso il fatto che sia accaduto così all’improvviso, anche se dici che lo fa da un pò….Il filtro decantatore del gasolio appena fuori dal serbatoio l’hai mai spurgato? Potrebbe valere la pena verificare che la pompa di iniezione sia in fase? Intendo quella mossa dalla cinghia della distribuzione, non quella di aspirazione del gasolio di cui parli tu.