04 maggio 2013

Sub morto l’1 maggio, il ricordo dell’amico Gianni Risso ESCLUSIVA

04 maggio 2013

Il nostro collaboratore Gianni Risso conosceva molto bene Michele Calabrese, il sub di 61 anni che è morto a seguito di un’immersione al Cristo degli Abissi lo scorso 1 maggio: «Michele era un duro»

Il nostro collaboratore Gianni Risso conosceva molto bene Michele Calabrese, il sub di 61 anni che è morto a seguito di un’immersione al Cristo degli Abissi lo scorso 1 maggio: «Michele era un duro»

3 minuti di lettura

«Era un tipo molto esperto, puntiglioso e preciso». Queste le prime parole del nostro collaboratore Gianni Risso quando gli abbiamo chiesto di tracciare un ricordo del suo amico Michele Calabrese, il sub di 61 anni morto subito dopo un’immersione al Cristo degli Abissi lo scorso primo maggio. «Era un duro, con tante passioni, che coltivava con determinazione: nel 2011, ad esempio, aveva accompagnato Andrea Bocelli nel suo primo volo in paracadute». In passato, il tribunale di Genova in passato si era rivolto a Calabrese, siciliano ma residente da anni a Bogliasco, in qualità di perito consulente in casi di incidenti subacquei. Già durante la riemersione Michele aveva accusato un malore, che lo aveva spinto a slacciarsi i piombi e ad abbandonare il jacket. Una volta a galla ha chiesto l’aiuto della sua compagna ucraina che lo attendeva sul gommone. La donna si è rivolta alla polizia provinciale che si trovava a bordo di una barca nelle vicinanze e a un gommone di diving. I soccorritori hanno portato l’uomo sul porticciolo di Camogli dove era in attesa il personale del 118, ma i tentativi di salvare Calabrese si sono rivelati vani.

 

La passione per la fotografia – «Tempo fa – racconta Risso – Michele aveva un’attività di charter e una barca con la quale portava fuori i sub. Dopo essere sceso negli abissi più profondi, esplorando relitti a 100 metri di profondità, tre anni fa gli è scattata la passione per la fotografia subacquea. Ha iniziato nel 2010 ma ha fatto subito grandi progressi tanto più che nel 2011 si è piazzato secondo al concorso fotografico della Madonnina a Zoagli (a lato una delle sue foto premiate). Viaggiava molto e ha fatto bellissime foto anche nel mar Rosso e in estremo oriente». L’anno scorso, una volta in pensione, Calabrese aveva acquistato una barca con cui riprendere l’attività charteristica interrotta molto tempo prima.

 

«Non avrebbe dovuto immergersi» – «Quel giorno non avrebbe dovuto immergersi, ma Michele era così. Determinato. Anche i medici gli avevano proibito di andare sott’acqua, già l’anno prima aveva avuto difficoltà durante una riemersione a Punta Chiappa, ed era stato portato nella camera iperbarica: non si trattò di un embolo, ma di un problema polmonare (un edema), che si ripresentò anche più recentemente in mar Rosso e che probabilmente è alla base della tragedia dell’1 maggio. Non avrebbe dovuto immergersi. Ma lui era fatto così»

 

L’hanno visto pregare – Poco prima del tragico incidente, Michele è stato visto da un subacqueo di fronte al Cristo degli Abissi, in atteggiamento di preghiera: «Probabilmente – ipotizza Risso – dopo le difficoltà affrontate durante le ultime immersioni a causa dell’edema, stava cercando di farsi coraggio davanti al Cristo. Già scendere a 20 metri in tranquillità è un grosso risultato, per chi ha un problema ai polmoni».

 

Eugenio Ruocco

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Ecco alcune foto che ritraggono Michele Calabrese a Sharm il 31-12-2009, durante uno dei suoi tanti viaggi all’estero per immersioni. In quell’occasione occasione Michele aveva fotografato una portacontainer proprio mentre si stava arenando sul reef nello stretto di Tiran. Nell’ultima foto, Michele assieme alla compagna. Tutte le foto sono di www.apneaworld.com date in esclusiva a Liguria Nautica, e sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo.

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3 commenti

  1. vignola tullio says:

    i vecchi paracadutisti di sanremo ti ricordano con affetto ,ricordi bellissimi di Albenga , Alessandria e Casale….

  2. guido stanchi says:

    A nome di un gruppo di paracadutisti di Torino, che spesso hanno saltato con lui nei molti anni di attività a Casale e ad Albenga e a Torino, esprimo un vivo dolore per la perdita di un amico competente, puntiglioso e capace. Sentite condoglianze ai familiari.
    Perotti, Ferri, Dovis, Abbena, Stanchi

  3. Gianni Risso says:

    Aggiungo per i molti amici che il funerale si terrà mercoledì 8 maggio alle 10.00 nella Chiesa Parrocchiale Santa Maria di Bogliasco