Lo spirito del Vendée Globe moderno sta tutto nella lucidità e nella concretezza di Alex Thomson: lo skipper britannico di Hugo Boss, attualmente terzo in classifica mentre la testa della regata si avvicina all’equatore, ha avuto una grave avaria a uno dei timoni. Mentre il suo IMOCA 60 navigava tra i 15 e i 20 nodi di velocità, l’idrogeneratore che stava utilizzando per ricaricare le batterie si è staccato andando a sbattere ripetutamente sulla barra di collegamento a uno dei due timoni, un tubo di carbonio.

Un inconveniente non da poco se si pensa che gli skipper del Vendée Globe devono essere in grado di risolvere tutti i problemi di bordo tramite il loro ingegno, senza nessun aiuto esterno, se non delle indicazioni da parte dell’equipe tecnica di terra via telefono. Il regolamento prevede l’esclusione dalla classifica se lo skipper per ripartire necessita dell’intervento in barca di una persona esterna. Alex Thomson si è quindi arrangiato a modo suo.

Avendo il materiale necessario a bordo, ha tagliato delle strisce di carbonio, ha eliminato le schegge di fibra dovute alla rottura, e ha saldato il tutto con una resina ad alta resistenza. Facile a dirsi, un pò meno da realizzare concretamente nelle condizioni dello skipper inglese, con la barca che vola tra i 15 e i 20 nodi e l’acqua che spazza il pozzetto. Ma questo è il Vendée Globe Challenge, con i migliori skipper al mondo.

L’incroyable réparation d’Alex Thomson di VendeeGlobeTV   

Mauro Giuffrè