15 dicembre 2011

Tassa sulla barca, le proposte alternative di As.Pro.Na.Di.

15 dicembre 2011

Secondo il presidente Giovanni Ceccarelli, è più saggio tassare le emissioni che l'oggetto, in un'ottica ecosostenibile

Secondo il presidente Giovanni Ceccarelli, è più saggio tassare le emissioni che l'oggetto, in un'ottica ecosostenibile

3 minuti di lettura

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera che ci è stata inviata in redazione da As.Pro.Na.Di., l’associazione dei progettisti della nautica da diporto, capitanata dall’ing. Giovanni Ceccarelli, perchè contiene proposte alternative alla tassa sui diritti di stazionamento, improntate alla crescita. Voi cosa ne pensate?

 

 

Ravenna, 09-11-2011

 

Egregio Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti,

 

Egregio Ministro per lo Sviluppo Economico dott. Corrado Passera

 

Le riscrivo in qualità di Presidente in rappresentanza dell’Associazione As.Pro.Na.Di – Progettisti Nautica da Diporto, e dei miei colleghi, soci che hanno contribuito: Sergio Abrami, Franco Gnessi, Attilio Albeggiagiani, Davide Tagliapietra, Benedetto Inzerillo, Giovanni Maria Grasso, Maela Lenci, Davide Zerbinati, per portare il nostro contributo diretto in queste ore cruciali

del Vostro dibattito.

 

Siamo progettisti navali e come tali conosciamo bene ogni aspetto del nostro settore. Desideriamo sottoporLe alcune nostre proposte per variare quella da Lei proposta da tassa sul bene a tassa sull’ecologia, (ribadendo il concetto già espresso con la nostra precedente comunicazione del 07-12-12 a Lei indirizzata).

 

Con questa proposta vogliamo salvaguardare il più grande bene che abbiamo: l’ambiente, tassando le emissioni piuttosto che l’oggetto. La tassa per le imbarcazioni sia a vela con motore ausiliario che a motore, deve essere pagata in funzione dei kilowatt termici complessivi presenti a bordo e non della lunghezza fuori tutto come proposto ora, a partire comunque dai 10 metri fuori tutto.

 

Tassazione sostanzialmente solo sui motori endotermici. Tassando tutti i kW installati a bordo (generatori compresi), trovando il modo di distinguere tra motori moderni con ridotte emissioni nocive. Incentivazione per propulsione ibride, esenzione per propulsioni elettriche. L’effetto sarebbe introito immediato per le casse dello stato e i grandi sacrifici per gli operatori e gli utenti sarebbero giustificabili quanto meno, per applicare in anticipo normative che prima o poi ci saranno comunque imposte, come nel settore automobilistico avviene già.

 

I.E.:

 

· Le imbarcazioni a vela dovranno essere comunque “premiate” rispetto ad un’imbarcazione a motore.

 

· Incentivare le nuove costruzioni eseguite secondo criteri ecosostenibili sia durante la fase di produzione che di esercizio. Si incentiverebbe lo svecchiamento del parco barche. (L’associazione sta studiando una serie di metodologie per la progettazione ecosostenibile che potrebbe essere un futuro strumento di riferimento per la progettazione navale.) Il progettista dovrà progettare tenendo ben presente ogni singolo fattore del LCA ( life cycle assesment) e questo essere ufficialmente certificato.

 

· Istituire altre aree protette con accesso a pagamento in proporzione alle emissioni.

 

· Ripartizione della tassa sui motori secondo la Vetustà per tutte le imbarcazioni.

1. Esenzione per barche oltre 20 anni

2. Sconto 50% per imbarcazioni da 15 a 20 anni

3. Sconto 25% per imbarcazioni da 5 a 10 anni

4. esenzione totale per propulsioni elettriche

5. esenzione del 25% per propulsioni ibride

In ultimo chiediamo che una parte della tasse incassate siano investite in infrastrutture nautiche, servizi utenti e contributi per la ricerca legata ad una nautica ecosostenibile.

 

Rinnoviamo anche in questa sede la nostra volontà e disponibilità a collaborare con Voi ad un tavolo tecnico.

 

Ringraziamo per la cortese attenzione,

 

Ing. Giovanni Ceccarelli

 

Presidente di AS.PRO.NA.DI

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2 commenti

  1. paolo says:

    Mi sembra che questo governo cosidetto tecnico non abbia nessuna conoscenza del settore nautico,
    però hanno l’arroganza di non interpellare nessuno del settore.
    E’ la solita storia chi possiede una barca,che comunque si è fatto con passione e sacrifici va tartassato.
    Non hanno avuto l’umiltà di vedere come era stutturata la vecchia tassa di stazionamento, la quale aumentava per ogni cm di lunghezza, rispettando in pieno il principio dell’equità e non con delle fascie
    assurde come hanno fatto in questa manovra, poi in base a quale principio?.

  2. Romano Antonio says:

    E’ sostanzialmente la mia controproposta al “Giornale della Vela” di qualche giorno fa.
    Questa denota un obiettivo spiccatamente ecologico per cui mi piace molto.
    Speriamo che venga presa in considerazione.