Tassa sulla barca, opinioni illustri / 2
Abbiamo raccolto in un'intervista esclusiva l'opinione di Marco Cornacchia, direttore di Marina di Loano, circa la nuova natura della “tassa barca” ideata dal Governo
Abbiamo raccolto in un'intervista esclusiva l'opinione di Marco Cornacchia, direttore di Marina di Loano, circa la nuova natura della “tassa barca” ideata dal Governo

Da stazionamento a possesso. Qual’è il suo punto di vista?
«Non c’è che dire, siamo molto contenti. Adesso si che si può parlare di equità. La tassa sul possesso a mio avviso è una soluzione ragionevole, giusta in un periodo quale quello che l’Italia sta vivendo, dove c’è bisogno di sacrifici da parte di tutti. La precedente ipotesi varata dal governo Monti avrebbe avuto conseguenze disastrose, perché dava la possibilità alle barche di andarsene dalle nostre coste senza alcuna difficoltà».
Nonostante la vostra iniziativa “Tax Free”, avete avuto clienti che hanno disdetto il loro contratto di affitto del posto barca?
«Considerato che la tassa di stazionamento sarebbe dovuta entrare in vigore l’1 maggio, più che disdette abbiamo avuto minacce di disdetta, soprattutto da parte degli yacht più grandi: “Se rimane questa situazione, ce ne andiamo”, ci hanno detto. Sarebbe stato un disastro per noi e per l’economia locale. Se è vero che i grandi yacht d’estate sono impegnati nell’attività di charter, è altrettanto vero che vengono a svernare nei nostri porti, creando un flusso economico notevole: cibo, case, attrezzatura, e via dicendo».
Rimarrà valida la “Tax Free”?
«Sulla base dei cambiamenti della tassa, decideremo il da farsi. In questi giorni abbiamo un intenso calendario di riunioni finite le quali sapremo come agire. Intanto stiamo studiando nuovi progetti e iniziative (non legate alla tassa barca, ndr), che presto sveleremo al pubblico».
Eugenio Ruocco
Argomenti: Daily Nautica, Posti barca, superyacht, tasse-&-fisco
