05 dicembre 2011

Su Facebook gli "Indignados della Nautica"

05 dicembre 2011

Nato questa mattina il gruppo Facebook per gli "Indignados della Nautica", contro la manovra del governo Monti che prevede una tassa sui diritti di stazionamento nei porti turistici delle imbarcazioni sopra i 10 metri

Nato questa mattina il gruppo Facebook per gli "Indignados della Nautica", contro la manovra del governo Monti che prevede una tassa sui diritti di stazionamento nei porti turistici delle imbarcazioni sopra i 10 metri

1 minuto di lettura

La protesta contro la tassa sui “diritti di stazionamento delle imbarcazioni” studiata dal governo Monti sta prendendo piede in rete. Da questa mattina esiste un gruppo su facebook dal nome “Gli Indignados della Nautica“. A crearlo Max Procopio della società Marine Partners, che in una nota esplica le motivazioni che lo hanno portato all’apertura del gruppo:  

 

«Abbiamo un’unica possibilità: diventare tanti e far sentire la nostra voce molto in alto. Vogliamo conoscere chi ha avuto l’idea di raddoppiare di fatto il costo di un posto barca dalla sera alla mattina con un’inutile balzello. Spiegargli che l’unico risultato di questa assurda scelta sarà un esodo incontrollato, fargli capire sta affossando un intero settore e deprimendo ulteriormente l’azienda Italia, che il turismo estero si rivolgerà altrove, disertando le nostre coste».

 

Si prosegue poi con il calcolo delle cifre che gli intestatari di imbarcazioni dovranno sborsare su base annuale in virtù dell’imposta di stazionamento giornaliera e cioè:

 

2.555  € all’anno per unità 10,01-12 m
4.380 € all’anno per barche di 12,01-14 m
14.600 € all’anno  per barche di 14,01-17 m
27.375  € all’anno per barche di 17,01-24 m
54.750 € all’anno per barche >24,01 m

 

e.r.

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20 commenti

  1. enzo says:

    ora se una barca avela di 13 metri di una decina d’anni (si può già considerare discreta)vale oggi dai 70000 ai 150000 € e la manutenzione se non cisi affida ai soliti ladroni del mare ma cisi da anche un po dafre da soli può restare anche al di sotto dei mille €euro anni,mi si spiega come si può considerare di lusso e farla pagare come un Riva dal valore e costi di manutenzione 10 volte superiori o pagare una tassa inferiore qa qiualunque mini appartamento di vacanza che costa anch’esso molto di più?

  2. Carlo says:

    Capisco che il Governo accanto a misure importanti e impopolari abbia voluto fare un pò di demagogia, colpendo i beni cosiddetti di lusso, ma è imperdonabile che l’abbia fatto con un provvedimento così tecnicamente negativo per l’economia del nostro Paese. Da una persona seria e realista come Monti , giustamente preoccupato di garantire rigore, equità e sviluppo, non ci saremmo mai aspettati che cedesse al populismo dell’ “anche i ricchi devono piangere” rinunciando alla politica positiva dell’ “anche i poveri devono ridere”. E ciò ammesso e non concesso che avere una barca di medie dimensioni, magari vetusta e sostituitiva di una casetta al mare, sia roba da ricchi . Ai pochi proprietari di mega yacht il ‘balzello’ non farà un baffo, ma come ha insegnato la ‘Tassa Soru” in Sardegna, li indurrà comunque a volgere la prua fuori dalla acque nazionali ; agli altri – i veri diportisti amanti del mare e della nautica, a vela o a motore – saranno costretti a rinunciare alla propria passione o a cercare rifugio – pagando un alto prezzo -in Paesi vicini più ospitali del nostro.
    Se il Parlamento conta ancora qualcosa in questa nostra curiosa democrazia, è il momento che lo dimostri modificando una legge dannosa per tutti: ‘poveri’ e presunti ‘ricchi’ .

  3. Larissa says:

    Ma mi chiedo, Monti non puo prendere un consulente, anche a titolo gratuito, che puo spiegare, perche 90% delle barche di lusso di proprietta italiana, anno la bandiera stragniera?
    Ho fatto giro di telefonate a miei amici, proprietari di barche – tanti pensono portare le suoi barche via del Italia!! E socettà di charter? Non si capisci bene – dobbiamo spostare le barche al estero?
    Scusate il mio italiano, che sono russa.
    Larissa Moskalenko
    http://www.sicilyrentboat.com

  4. john75 says:

    che pena. In Itaglia come tocchi una casta, tutti a gridare allo scandalo.
    Io spalmerei il gettito di questa tassa sulle pensioni sotto i 900 euro, che vuoi che siano dieci euro in meno per un vecchio. Così mentre voi siete in rada sulla barchetta di 14 metri comprata usata a centomila euro, (poverini, povera gente, veramente… non c’è piu’ giustizia), il vecchietto salta un pasto.
    Ma andatevene all’estero, scomparite proprio. Così i posti barca verranno occupati da gente normale e non da evasori che possono permettersi centomila euro per la piu’ vecchia e scalcinata carretta del mare.

  5. gianfrancesco says:

    sono un pensionato a 975euro al mese e, se estendono anche a me la perequazione delle pensioni, potrei comprarla io quella barca a meno di 100.000 euro ( se mi si fa un buon prezzo!!! (°-*)

  6. charly 1000 says:

    Ragazzi non periamo la testa, almeno non per la tassa di satzionameno che ritorna.
    Ieri ero incazzato pernsando ai 2500 euro che avrei dovuto pagare per la mia barca di 40 anni e 11 m.
    Se ho letto bene l’Art. 16 fra la riduzione del 50% perché si tratta di una vela e la riduzione del 45% perché ha più di 15 anni il “conto” si riduce a circa 500 euro.
    Non sono pochi comunque, ma se siamo coerenti almeno un po’, dovremmo riconoscere che gli utenti della nautica minore, quella di cui parliamo noi romantici appassionati che abbiamo scritto su questo blog, probabilmente avrà sto balzello di un vecchio milioncino.
    Forse non é così insopportabile, magari facendo qualche economia si recupera da qualche altra parte (due notti in più in rada anziché in porto).
    Tanto noi siamo abituati a farli tornare i nostri conti, NOI.
    Ma se serve al Paese confesso che non mi sento così bistrattato, per QUESTA tassa.
    Ho letto anche gli altri articoli della manovra, e ho sentito i notiziari e visto i tg.
    Questo mi inquieta.
    Nel 1977 si diceva che senza sacrifici non saremmo usciti dal tunnel della crisi, qualcuno se lo ricorda ?
    Non prendiamocela per questa ulteriore richiesta di denaro (soffriremo 5 minuti quando saremo all’ufficio postale il 30 aprile prossimo per pagare, ma poi passa).
    Magari prima di allora scopriremo anche di peggio, tanto non é cambiato un bel niente da 40 anni.

    E proprio perché lo scenario non é cambiato magari il ponte del primo maggio ce lo passiamo spensieratamente veleggiando.
    Speriamo, Ve lo auguro.

  7. giancarlo says:

    non mi stupisco che un governo fatto da persone anziane nella maggior parte non abbia ancora capito che per combattere l’evasione bisogna abbassare le tasse e non strozzare chi è gia senza fiato ,per ciò che riguarda la nautica (io sono velista di vecchia data)bastava chiedere a una persona addetta ai lavori per capire a che punto è arrivata la cantieristica italiana inoltre se sciegliere di vivere su di una barca piuttosto che in un camper od in un’appartamento le proprie vacanze sia un lusso superiore a chi va 2=3=4 volte all’anno nei villaggi turisti in giro per il mondo portando oltretutto soldi all’estero noi invece spendiamo italiano fate largo ai giovani con idee giovani e non a vecchi professori lontani dalla realta poi non facciamoci ricattare dall’europa che se la ride sotto i baffi saluti atutti e buon vento

  8. velista per scelta says:

    semplicemente vergognoso..ho appena preso un vela usata, non mangio non bevo ( quasi) mi privo di tante cose lavoro giorno è notte per ilo mio sogno non mi son mai voluto comprare una casa ….
    adesso mi tocca pagare una tassa ……..assurda …. si diminuissero i loro mega stipendi e pensioni da favola …………… cari signori siete solo dei ladri 30 anni fa dicevo che se continua cosi ci faranno pagare anche l’aria che respiriamo……. ci siete molto vicini ……………una sola parola LADRI. DI SOGNI E DI ANIME

  9. Antonio says:

    Racconto in breve la mia storia che la dice lunga in merito: acquistai, finalmente, nel 2010 un’imbarcazione di ml. 10,70, del 1989, (spesi meno di €. 25.000,00) per una grande passione per il mare e, fortunatamente, accompagnato dalla mia famiglia -moglie e tre piccoli figlioli-. Ho trascorso due splendide estate (agosto 2010 ed agosto 2011) spendendo molto meno di una settimana in un villagio-vacanze.

    La cosa tragica è che nel mese di Ottobre c.a. la società dove lavoravo da oltre 10 anni, a causa di mancanza di nuove commesse, ha chiuso battenti e mi sono ritrovato disoccupato ed essendo l’unico portatore di reddito il primo pensiero è stato quello di vendere la mia tanto amata imbarcazione al fine di poter garantire sostentamento alla mia famiglia.
    Dopo innumerevoli annunci, visite e promesse di acquisti, finalmente nel mese di Novembre trovo l’acquirente e fissiamo la data del 5 Dicembre c.a. in agenzia per la stipula dell’atto di compravendita con il contestuale pagamento dell’importo di vendita. Appuntamento alle ore 18,00 e tempestiva telefonata dell’acquirente alle ore 17,45 di completa disdetta a causa delle nuove tasse a cui sono soggette le imbarcazioni.

    Non ho parole per ringraziare la manovra finanziaria del nuovo governo: non so quando riuscirò a venderla e a quale prezzo -sicuramente la dovrò svendere, qui nessuno più acquisterà queste tipologie di imbarcazioni e se la tassa sarà relativa al mero possesso, conviene rottamarle.

    I detti antichi sono infallibili: “il cane morde sempre lo stracciato”; “sopra la scottatura mettiamo l’acqua bollente” e così via.

    Mi permetto, per le mie disavventure della serie “fantozzi”, di esprimere un giudizio sul lavoro che il nuovo governo si vanta di aver realizzato in soli 17 giorni: troppo poco tempo, sopratutto per un nuovo esecutivo. Non dimentichiamoci che “la gatta per fare presto fece i figli ciechi”

    Chiedere in questo modo agl’italiani di fare una “colletta” per sanare il debito pubblico sembra proprio la “colletta” che facevamo da ragazzini per ripagare il vetro che avevamo rotto giocando a pallone. Così è troppo semplice!!!!!!!!!

    Le leggi, specie di questo tipo, andrebbero fatte da chi ha fame e non da chi non la soffre o non la mai sofferta, sempre della serie “il sazio non crede a chi sta a digiuno”.

    Scusate se vi ho annoiato con qualche vecchio “detto” ma sono la saggezza dei popoli.

    Caro Governo a chi devo rivolgermi per trovare una nuova occupazione a 38 anni, e se non venderò la mia imbarcazione cosa darò da mangiare alla mia famiglia?

    Scusate, nuovamente, dello sfogo.

    Cordiali saluti a tutti

  10. alfonso says:

    se la idea illuminata era di colpire i riccon con yacht di lusso, bastava legare un’imposta umana alla vetusta con un coefficiente correttore (fattore) legato ai kw dei motori….; ma si sa o sono ladri o sono tutti i tecnici (la faceva anche un ragioniere la manovra fottendo la gente normale) i ns. governanti. spero che si rendano conto dell’abbaglio colossale; altrimenti a presto: croazia, albania, grecia,turchia, israele, malta,tunisia, marocco, spagna , francia !!!!!!

  11. michele says:

    Dopo 30 anni di lavoro e due tumori , sono riuscito a comprare un vecchio fischerman americano 45 del 1987 a 38000 da ristrutturare , cammino sempre in dislocamento con un motore e consuma 20 litri ora , ma amo dormire e vivere in barca o navigare di notte , questo e lusso, che differenza ce tra una barca ed un camper, come si puo chiedere di colpo 4400 di tassa , vorrei ricordare al sign Monti che non siamo tutti giocatori di calcio , che colpa abbiamo noi se amiamo vivere e sognare in mare. 8 BARCHE SU 10 COSTANO MENO DI 50000, e queste barche danno tanto lavoro a tutti .Mi viene solo da piangere …

  12. Mauro says:

    Mi devono spiegare i professoroni in lacrime perchè chi possiede una villa di 300 mt con piscina a Portovenere o all’Argentario ( ma ci sono decine di esempi simili ) del valore di qualche milione di Euro paga un ICI di forse 3-4mila euro mentre chi ha la passione del mare e si compra in un mercato ormai in caduta libera un’imbarcazione da poter usare anche come casetta al mare deve pagarne 15-25000.
    Da notare che l’imbarcazione già comprata usata si deprezza ulteriormente mentre le case fino a ieri aumentavano il valore e dopo 5 anni non si viene più tassati nemmeno sul guadagno……
    Bella equità, grandi cervelli, fini pensatori….non è che questa vaccata nasce come contropartita per la sinistra che ha dovuto ingoiare la manovra sulle pensioni ?
    Vi dò una notizia; da stamane alle 9.00 ho il posto barca a Golfe Juan a partire da Febbraio 2012 non metterò più la carena in acque italiane e non farò più fare cantieristica in questo paese di merda.
    La prossima barca se mai la comprerò avra bandiera Malta con TVA al 5 % in modo da non dare nemmeno più l’IVA a questi stronzi che vogliono ricevere dalle compagnie leasing anche le offerte NOTA BENE non i contratti siglati del leasing nautico.

    Invito tutti a fare altrettanto anche per un gommone……

    Da notare che tutta questa porcata nominalmente frutterà in teoria qualche centinaio di milioni di Euro ( in pratica la manovra sarà sicuramente a perdere poichè tra chi affonderà la barca e chi se ne andrà via il gettito certamente diminuirà… ) mentre bastava lasciare a casa qualche centinaio di cialtroni rubastipendio nella casta per ottenere lo stesso gettito ed infodere un pò di fiducia nel paese.

  13. raffaello says:

    E’ una follia. Non è così che si colpiscono i furbi. Così si mette in ginocchio una realtà dove lavorano migliaia di persone. Le marine si spopoleranno, i cantieri chiuderanno senza considerare tutti coloro che amano la vela sportiva. Il tutto in un paese con più 7.000 km di costa. E’ una follia.

  14. dino moretti says:

    Capisco Lorenzo. E’ una legge che va rivista per salvaguardare chi pratica la nautica per passione e con grandi sacrifici. Ma diciamoci la verità in ogni porticciolo è possibile mirare decine di barche (nei + grandi centinaia) dal valore superiore ai 500.000 Euro. I conti non quadrano col numero di cittadini che dichiarono redditi adeguati. Se questo è il paese dei furbi non lamentiamoci poi delle conseguenze!!!!!!

  15. Roberto says:

    Altro che protestare, NON PAGHIAMOLA !!!!
    Propongo un movimento dei diportisti che si rifiutino di pagare e offrano supporto legale a chi non paga la tassa!
    Questi sono pazzi, ma come facciamo a pagarla?
    E le società di Charter ? Chi ha 10 barche paga 146.000 euro e fallisce!!
    Facciamoci sentire, organizziamoci!!

  16. Angela Zurlo says:

    Vi prego, protestiamo, facciamoci sentire. Io lavoro nella nautica, da decenni, e queste innovazioni significheranno semplicemente un esodo di massa. Si svuoteranno i porti, la gente porterà le barche all’estero, non lavoreremo più. Spargiamo la voce, organizziamo una manifestazione!!!

  17. valentino says:

    questo provvedimento è stato fatto da un incompetente, senza nessuna logica.
    Ho una barca a vela di 15 anni con bandiera francese, ritengo giusto che una barca debba pagare una tassa ma deve anche corrispondere al tipo, vela o motore e all’età della stessa,e una progressione logica e non alla c……asaccio.
    altro che scappare dobbiamo farci sentire e modificare questa incongruenza

  18. giorgio says:

    Senza senso….. la maggior parte dei diportisti lascera’ l’Italia per Corsica o Costa Azzurra e l’ineffabile Sarkozj potra’ nuovamente deridere il ” primo ministro” non lungimirante, fregandosi le mani e forse ringraziando per l’autogol.

  19. Umberto says:

    Italia…sempre piu’ una vergogna.. Un perfetto esempio di eutanasia per la nautica e per tutto il settore produttivo e commerciale in ogni settore Nautica in primis.. Io me ne vo… All’ estero.. Qui in Italia la barca non posso più mantenerla.

  20. Lorenzo says:

    Se sarà così non ci rimane altro che portare la barca altrove visto anche l’impossibilita’di venderla in questo momento.
    Una barca di 14-15 metri a vela che valeva (fino a ieri)usata meno di 100.000€ ora paga 14.600€ di tassa e non la vorra’ piu’ nessuno….