The Italian Sea Group incarica Deloitte per rilevare Perini Navi dopo il fallimento. Già a febbraio l’azienda di Marina di Carrara, a cui fanno capo i brand Admiral, Tecnomar e Nca Refit, aveva dato mandato ai propri consulenti di verificare contenuti, tempi e modalità di partecipazione alla futura procedura competitiva del fallimento Perini Navi.

Ma ora è stato fatto un passo ulteriore. The Italian Sea Group Spa, operatore globale della nautica di lusso, a seguito del bando pubblicato dal curatore fallimentare Franco Della Santa e dopo aver avuto accesso alla “data room” per la vendita degli asset Perini Navi, ha dato mandato alla società Deloitte per svolgere tutte le approfondite procedure di analisi sui documenti messi a disposizione.

La società toscana conferma così il proprio interesse per Perini Navi, “solo a valori sostenibili – si legge in una nota – in un’ottica di creazione di valore per la società ed i propri azionisti“. A fine gennaio 2021, il Tribunale di Lucca aveva dichiarato il fallimento di Perini Navi, storico cantiere di Viareggio leader nella produzione di superyacht a vela, fondato 40 anni fa da Fabio Perini.

I giudici avevano bocciato il piano di ristrutturazione del debito da 100 milioni di euro presentato dalla proprietà, ovvero la famiglia Tabacchi, tramite la società Fenix. Dopo la presentazione del concordato in bianco, avvenuta a maggio scorso, il Tribunale lucchese aveva poi concesso una proroga per presentare il piano di rilancio fino ai primi giorni del nuovo anno. Ma un mese dopo ha dichiarato il fallimento di Perini Navi e ha nominato il curatore fallimentare.

Tra i cantieri italiani interessati a rilevare Perini Navi ci sono anche Ferretti Group e Sanlorenzo, promotori di una storica alleanza attraverso la NewCo, con cui hanno manifestato interesse a formulare un’offerta che preveda l’acquisizione di marchi, asset e attività italiane di Perini Navi, anche, eventualmente, previo affitto di ramo d’azienda, così da garantire una più agile e rapida ripresa delle attività produttive e il mantenimento dei livelli occupazionali.