05 settembre 2012

Un bolide da 58 nodi per seguire New Zealand! FOTO e VIDEO

05 settembre 2012

Per stare dietro agli AC 45 (e ai prossimi 72 piedi) ci vogliono imbarcazioni d'appoggio davvero speciali. La barca assistenza di Emirates Team New Zealand, costruita da Salthouse Boats, è un catamarano di 14 metri dotato di 4 fuoribordo, in grado di raggiungere 58 nodi di velocità!

Per stare dietro agli AC 45 (e ai prossimi 72 piedi) ci vogliono imbarcazioni d'appoggio davvero speciali. La barca assistenza di Emirates Team New Zealand, costruita da Salthouse Boats, è un catamarano di 14 metri dotato di 4 fuoribordo, in grado di raggiungere 58 nodi di velocità!

2 minuti di lettura

Il progresso chiama il progresso. Un tempo, per seguire i propri pupilli in regata, bastava un gommoncino o al limite una pilotina. In questi ultimi anni le cose sono cambiate, la spasmodica ricerca di metodi per attrarre sponsor, fondamentali in tempi di crisi, ha fatto sì che anche la vela entrasse nel grande girone della spettacolarizzazione mediatica. E i veloci ma non abbastanza monoscafi, in Coppa America, hanno dovuto cedere il passo prima ai deliri di onnipotenza fatti di trimarani a ala rigida di Larry Ellison, patron di Oracle, e di Ernesto Bertarelli, a capo di Alinghi, poi ai catamarani AC 45, che nel 2013 lasceranno spazio agli AC 72.

 

Provate a inseguire questi multiscafi con un gommone o una pilotina: li vedrete sparire all’orizzone in tempo zero. La soluzione migliore, per adesso, pare averla trovata Emirates Team New Zealand: per contare su un mezzo di assistenza efficace in mare, i kiwi hanno chiesto al cantiere conterraneo Salthouse Boats di realizzare un bolide ultraveloce, in grado di raggiungere almeno i 50 nodi.

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Su progetto di Morrelli & Melvin, Salthouse ha varato un catamarano di 14 metri sospinto da ben quattro fuoribordo Yamaha F300B V6 a quattro tempi, che, a tavoletta, garantiscono punte di 58 nodi (107 km/h). Quanto consuma? Meno del previsto, visto che si tratta di un multiscafo, caratterizzato quindi da un minor attrito sull’acqua. A una velocità di 30 nodi, i motori consumano 100 litri all’ora (25 litri ciascuno), fornendo all’imbarcazione un’autonomia di 510 miglia con un pieno. Certo, 30 nodi non basteranno di certo per seguire gli AC 72, che superano con facilità la soglia dei 40! Come giudicate, da velisti o da “profani”, l’evoluzione “mediatica” della vela negli ultimi anni? Fateci sapere come la pensate attraverso i vostri commenti! (E.R.)

 

Guarda che bomba la barca d’appoggio di ETNZ

 

 

 

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1 commento

  1. Claudio says:

    Ciao a tutti
    é tutto molto spettacolare per quanto riguarda la velocità degli scafi ma finisce lì !!!!
    quando uno scafo arriva nei pressi della boa a 40 nodi e vira per girarci intorno fermandosi……..beh, che tristezza !!!
    Molto meglio un monoscafo classico piu lento ma che, come abbiamo visto nelle edizioni precedenti, si danno battaglia addirittura mentre la boa la stanno facendo affiancati.!!
    E poi non mi sembra che abbiano abbassato i costi……………….anzi !
    Quanto è costato un AC72 ?
    Quanto è costato il bolide da 1200 cavalli ? Non certo come una pilotina o un gommone………..
    Hanno ucciso il bello della coppa america , non sò se avranno un numero di spettatori come nelle precedenti edizioni.
    Grazie per l’attenzione e scusate lo sfogo ma come me la pensano in tanti. Ciao e buon vento a tutti !!!
    Claudio