Una cantina in fondo al mare, nuovo esperimento in Francia
Vini rossi, bianchi e rosé, in tutto centoventi bottiglie, conservati in fondo al mare. L'esito di questa sperimentazione tra il 2016 e il 2017
Vini rossi, bianchi e rosé, in tutto centoventi bottiglie, conservati in fondo al mare. L'esito di questa sperimentazione tra il 2016 e il 2017
Una cantina in fondo al mare può essere sinonimo di vino di alta qualità? E’ la domanda a cui proverà a rispondere la particolare sperimentazione scientifica enologica avviata in Francia, dove – in una località della Costa Azzurra, al largo di Saint Mandrier- sono state immerse 120 bottiglie di vino del Badol, una terra di grandi vitigni. La selezione sommersa, parliamo in tutto di 15 diverse etichette, resterà sott’acqua per 18 mesi e il prezioso contenuto potrà essere degustato (e studiato) solo tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017, un esperimento davvero interessante che potrebbe aprire spiragli molto interessanti in ambito vinicolo.
Il punto preciso in cui ‘riposano’ le bottiglie – presenti vini rossi, bianchi e rosé – è ovviamente segreto. Una squadra di sub ha depositato il vino in speciali portabottiglie ancorati alla sabbia a 40 metri di profondità. E’ stato scelto un luogo ideale, dove ci fosse una temperatura costante, e una luce praticamente assente per una condizione di buio completo, una zona, banale dirlo, ovviamente umida. Le condizioni ideali per conservare questo Badol in questa improvvisata cantina in fondo al mare.
Restano da verificare gli effetti sul gusto di tutti i fattori del particolare ambiente, molti i punti di domanda per questa sperimentazione davvero innovativa. Altri tentativi simili erano già stati fatti in passato, ma mai erano stati proiettati su un periodo così lungo. Siamo curiosi anche noi, impazienti di poter brindare alla buona riuscita di questa operazione.
Argomenti: Daily Nautica