Una nuova certificazione di qualità per i centri di ricarica bombole ad aria respirabile
Il "disciplinare per la ricarica di bombole ad aria respirabile" è stato realizzato per minimizzare i rischi associati alla potenziale contaminazione dell'aria utilizzata negli apparecchi di respirazione
Il "disciplinare per la ricarica di bombole ad aria respirabile" è stato realizzato per minimizzare i rischi associati alla potenziale contaminazione dell'aria utilizzata negli apparecchi di respirazione
La contaminazione dell’aria utilizzata negli apparecchi di respirazione è un grave rischio per la salute. È perciò importante che le operazioni di ricarica delle bombole siano svolte in maniera tale da evitare, o ridurre a livelli accettabili, il rischio di contaminazione.
Il “Disciplinare per la ricarica di bombole ad aria respirabile” è pensato per tutti i tipi di organizzazioni che intendono migliorare le prestazioni all’interno del proprio processo di approvvigionamento di attrezzature e servizi, minimizzando appunto i rischi associati alla potenziale contaminazione dell’aria utilizzata negli apparecchi di respirazione.
Nell’agosto del 2016 al largo delle Formiche, durante un’immersione, tre subacquei morirono a causa di un errore nella ricarica delle bombole, che contenevano una percentuale letale di monossido di carbonio. La tragedia colpì tutto il mondo della subacquea e diede il via ad un dibattito su chi doveva vigilare sui centri di ricarica bombole ad aria respirabile.
In realtà non c’è un organismo predisposto che controlli questi centri. Il 28 settembre 2017 venne formulata un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e del Turismo proprio per richiedere che i centri di ricarica fossero sottoposti a controlli allo scopo di garantire la salvaguardia della qualità dell’aria.
Incidenti mortali hanno interessato anche gli operatori che ricaricavano le bombole. L’ultima tragedia a Palermo, lo scorso anno, durante la ricarica di una bombola alla quale era stata rimossa la rubinetteria per manutenzione e poi rimontata. L’operatore, nel tentativo di stringere la rubinetteria che perdeva, è stato colpito in pieno volto da quest’ultima, sparata in alto come un proiettile, che l’ha ucciso quasi sul colpo.
Il collegio dei Periti Liguri Esperti e Consulenti, in collaborazione con i nuclei sommozzatori della Guardia Costiera e dei vigili del fuoco di Genova e con un ingegnere consulente certificatore del Registro Italiano Navale, hanno realizzato un disciplinare per ottenere la certificazione di qualità come centro ricarica. Per ottenere questa certificazione, un tecnico incaricato dal RINA effettua un sopralluogo e attesta la corretta applicazione del disciplinare che regola dall’inizio alla fine tutta la procedura di ricarica delle bombole, a garanzia della qualità dell’aria respirabile e a tutela dell’operatore.
G. Tappino
Argomenti: #subacquea, Daily Nautica
Io vorrei dare un consiglio come centro ricarica perché non fare mettere un sigillo o una piombatura sulla rubinetteria dal ente che effettua il collaudo periodico al fronte di evitare che venga smontata dal cliente per effettuare manualmente la pulizia interna e quindi rischiare di rovinare la filettatura del collo della bombola.