Vele d'epoca a Noirmoutier: vince Aria del Cantiere Costaguta
Aria, cantiere Costaguta, dell'armatrice Serena Galvani, vince per la terza volta il Trofeo Lissac Classic
Aria, cantiere Costaguta, dell'armatrice Serena Galvani, vince per la terza volta il Trofeo Lissac Classic
Le vele d’epoca parlano genovese: è una barca costruita dal Cantiere Costaguta, Aria, a vincere per la terza volta consecutiva l’importante appuntamento internazionale per la Vela d’epoca a Noirmoutier, in Vandea (Francia), dove dal 3 al 5 agosto si è svolta la quattordicesima edizione della prestigiosa regata internazionale a invito per barche di valore storico che, come ogni anno, ha visto schierate molte fra le più belle vele storiche e classiche delle categorie 8, 6 e 5,50 metri Stazza Internazionale nonché Dragoni, Requin e Vele auriche. Quest’anno il Trofeo, organizzato dal CVBC col patrocinio della Federazione della Vela Francese e dello Yacht Club de France è stato sponsorizzato dalla Lissac Classic, dal 1919 azienda leader nella produzione di occhiali di qualità superiore.
L’8 metri Stazza Internazionale ARIA, costruito nel 1935 dal cantiere Ugo Costaguta di Genova Voltri e di proprietà dell’armatrice Serena Galvani, è stata, anche quest’anno, l’unica barca italiana a partecipare al prestigioso raduno ed è scesa sul campo di regata col compito di difendere le due vittorie conseguite nel 2010 (8 regate vinte su 8 disputate) e quelle del 2011 (5 vinte su 5 disputate). Indiscutibile dominatrice nella sua categoria, ARIA è una fedelissima di questa classica kermesse francese in cui l’8m SI è assai conosciuto e molto amato, sia per i titoli conquistati in passato (il primo fu nel lontano 2002), sia per la sua affezione alla Francia.
Il Trofeo Lissac Classic è un circuito internazionale capace di attrarre numerosi appassionati di imbarcazioni storiche e grandi skipper provenienti da tutta Europa. Come sempre l’isola di Noirmoutier ha fatto rivivere in uno scenario paesaggistico pieno di fascino, che ha ispirato molti celebri dipinti di Renoir, i bei tempi dell’eleganza “fin de siècle”, degli scafi in legno e del più autentico fair-play marinaresco. Una sessantina le splendide imbarcazioni che si sono sfidate per tre giorni in Atlantico davanti alla Plage des Dames. Tra i nomi storici della Vela presenti ricordiamo Pen Duick di Jacqueline Tabarly, moglie del grande navigatore francese scomparso in mare nel 1998 al largo del Galles, l’olimpionica Aile VI della mai dimenticata Madame Virgine Heriot e Startigenn, uno splendido dragone timonato da Yves Pajot.
ARIA, che ha corso come sempre con il guidone della S.T.V. (Società Triestina della Vela), ha schierato un equipaggio collaudato e plurititolato: al timone il triestino Alberto Leghissa, alla randa Alessandro Alberti, all’albero Lorenzo Pujatti, prodiere Ciro Di Piazza, in pozzetto Stefano Brunetta, Federico Boldrin, Gautier Brunet-Moret e l’armatrice Serena Galvani, presidente di ARIE, Associazione per il Recupero delle Imbarcazioni d’Epoca.
Le regate sono state caratterizzate da vento sostenuto prevalentemente S-O con forza dai 15 ai 20 nodi e rinforzi durante i frequenti, ma fortunatamente brevi, temporali. Notevole la corrente, tipica del Golfo di Bourneuf. Entusiasmante il procedere veloce ed elegante di ARIA che, nonostante la rottura della randa nella prima prova, ha collezionato sei primi posti nelle successive regate, aggiudicandosi anche quest’anno il titolo per la terza volta consecutiva.
M.G.
Argomenti: Cantieri Navali, trofei, vela