Vertus Yachts, neonato cantiere con “testa negli Stati Uniti e cuore in Italia“, sbarca nel settore della nautica veloce, focalizzandosi esclusivamente sulla propulsione elettrica. Il mercato internazionale negli ultimi tempi ha infatti segnato un deciso incremento di daycruiser (e di weekender), lunghi tra i 24 e i 50 piedi, scattanti e semplici da guidare. Pochi tuttavia sono i modelli che si allontanano da motorizzazioni di tipo tradizionale.

I fratelli Fabio e Alfonso Galdi, fondatori di Vertus Yachts, intendono colmare questo vuoto, con una serie di daycruiser premium full electric, dai motori appositamente studiati. “La nostra esperienza imprenditoriale nel campo dello sviluppo di tecnologie innovative – spiega Fabio Galdi, Ceo di Vertus Yachts – unita alla passione per la nautica, ci hanno permesso di identificare una nicchia di mercato non ancora sviluppata in un segmento particolarmente florido”.

“Così – sottolinea Galdi – abbiamo deciso di proporre uno dei prodotti più in voga in questo momento, ma dotato della propulsione del futuro. Vorremmo diventare il nuovo benchmark della nautica a propulsione elettrica, così come è successo nell’automotive, dove un singolo marchio ha fatto da apripista a tutti i costruttori mondiali”.

Obiettivo del nuovo cantiere è dunque la produzione di yacht con efficienza e autonomia paragonabili, se non superiori, ai loro simili non elettrici, grazie a sistemi propulsivi innovativi, sviluppati ad hoc dal team research & design interno.

Le prime imbarcazioni del nuovo marchio saranno destinate agli Stati Uniti, area geografica già diffusamente dotata di infrastrutture adatte all’approvvigionamento elettrico, pur essendo la produzione tutta italiana, al fine di offrire l’elevato grado di qualità costruttiva che caratterizza i cantieri del nostro Paese.

In particolare l’intero ciclo produttivo del primo daycruiser sarà seguito dall’ingegnere e yacht designer Valerio Rivellini, celebre per aver già firmato diversi progetti innovativi. Il lancio sul mercato è previsto nel 2023, mentre il primo modello sarà ammarato nell’autunno di quest’anno.