Volvo Ocean Race: ecco come si testano i monotipi oceanici
I VOR 65, come avviene anche per esempio per la classe IMOCA 60, vengono letteralmente sdraiati sull'acqua per verificare la capacità di raddrizzarsi tramite il sistema della chiglia basculante, un requisito fondamentale per garantire ai velisti la sicurezza necessaria ad affrontare le peggiori tempeste
I VOR 65, come avviene anche per esempio per la classe IMOCA 60, vengono letteralmente sdraiati sull'acqua per verificare la capacità di raddrizzarsi tramite il sistema della chiglia basculante, un requisito fondamentale per garantire ai velisti la sicurezza necessaria ad affrontare le peggiori tempeste
La Volvo Ocean Race 2014-2015 è sempre più vicina, partenza da Alicante a novembre, e con l’annuncio dei danesi di Team Vestas la lista degli equipaggi è completa: Team SCA, Team Campos, Teal Alvimedica, Team Brunel, Team Dongfeng, Abu Dhabi, Team Vestas.
Sette equipaggi che si daranno battaglia intorno al mondo con barche, i nuovi Volvo 65, assolutamente identiche: conterà solo la bravura degli uomini e la loro capacità di spingere la barca al massimo per oltre 25 mila miglia.
Ma per ottenere il massimo della performance in sicurezza che test vengono fatti su queste barche studiate per correre negli oceani più tempestosi. Come potete vedere nelle foto che vi proponiamo, diffuse da Volvo Ocean Race, le barche sono sottoposte a test di sbandamento molto severi, al fine di garantire il raddrizzamento della barca anche in condizioni estreme.
I VOR 65, come avviene anche per esempio per la classe IMOCA 60, vengono letteralmente sdraiati sull’acqua per verificare la capacità di raddrizzarsi tramite il sistema della chiglia basculante, un requisito fondamentale per garantire ai velisti la sicurezza necessaria ad affrontare le peggiori tempeste.
I nuovi monotipi dovrebbero essere poi più solidi rispetto alla precedente generazione di barche di 70 piedi: la monotipia evita che i progettisti optino per soluzioni estreme, l’ultima Volvo Ocean Race è stata disseminata di avarie meccaniche quali disalberamenti, delaminazioni e seri problemi strutturali alle barche. La prossima con barche più solide dovrebbe invece garantire uno spettacolo unico, con 7 equipaggi in grado di spingere al massimo e in sicurezza nella folle corsa intorno al globo.
Argomenti: Daily Nautica, ocean-race, vela