Una chiusura scoppiettante della stagione degli uragani
Nel 2024 si sono già registrati 11 uragani e 17 tempeste tropicali e la stagione non è ancora finita
Nel 2024 si sono già registrati 11 uragani e 17 tempeste tropicali e la stagione non è ancora finita
Con l’inizio dell’autunno e delle prime traversate atlantiche la probabilità di tempeste tropicali diminuisce ma la stagione degli uragani del 2024 sembra comunque lontana dalla fine. Le temperature record dell’Atlantico, dei Caraibi e del Golfo del Messico aumentano infatti la probabilità che nascano ulteriori tempeste tropicali e qualsiasi perturbazione che si sviluppi avrà abbondante carburante da attingere dall’oceano.
Come nel caso dell’uragano Rafael, che dopo aver attraversato la parte occidentale di Cuba come tempesta di categoria 3 mercoledì 6 novembre, è riemerso nel Golfo del Messico come uno dei soli tre uragani di categoria 2 avuti a novembre. L’ascesa di Rafael allo status di uragano maggiore ha portato questo evento a eguagliare l’uragano Kate del 1985 come il più forte mai registrato nel Golfo del Messico a novembre.
Inoltre, ha portato la stagione degli uragani atlantici del 2024 ad un totale di 17 tempeste tropicali e 11 uragani, di cui cinque maggiori, mentre una stagione media conta 14 tempeste e 7 uragani, di cui tre maggiori.
A novembre le condizioni per lo sviluppo degli uragani dovrebbero diventare sempre meno favorevoli perché diversi fattori atmosferici riducono il rischio di tempeste con l’avanzare dell’autunno:
– il progressivo raffreddamento delle temperature marine;
– l’aumento del wind shear in alta quota, che interrompe lo sviluppo delle tempeste;
– la discesa dei fronti perturbati, che spesso spingono le tempeste lontano dalla penisola della Florida e più verso la parte occidentale dell’Atlantico tropicale, inclusi i Caraibi occidentali e il Golfo del Messico.
Ma, come abbiamo visto con Rafael, la stagione degli uragani non segue sempre le regole.
Alessandro Casarino – Navimeteo