Le depressioni mediterranee autunnali
Le prime masse d’aria fredda di estrazione polare che discendono dai Balcani contrastano fortemente con le masse d’aria temperata e umida che vengono richiamate dal Mediterraneo centrale e orientale ancora molto caldo
Le prime masse d’aria fredda di estrazione polare che discendono dai Balcani contrastano fortemente con le masse d’aria temperata e umida che vengono richiamate dal Mediterraneo centrale e orientale ancora molto caldo
La morsa del maltempo nel weekend ha raggiunto il cuore del Mediterraneo, mentre ad inizio settimana una prima perturbazione ha sferzato la Provenza e l’alto Tirreno. Quando le saccature riescono a fare così notevoli affondi fino all’Algeria e alla Tunisia, in seno a questi cunei di bassa pressione si innescano al suolo nuove circolazioni depressionarie con associati pericolosi fronti temporaleschi, come abbiamo visto, per esempio, negli ultimi giorni in Sicilia ed ancor prima nel Nord Italia.
Le prime masse d’aria fredda di estrazione polare che discendono dai Balcani contrastano fortemente con le masse d’aria temperata e umida che vengono richiamate dal Mediterraneo centrale e orientale ancora molto caldo: l’energia in gioco è quindi tanta da rendere queste situazioni meteorologiche potenzialmente critiche sia sulla terraferma che sul mare.
In questi casi le carte sinottiche hanno sempre una buona valenza didattica. In quella che vi propongo potete notare la curvatura delle isobare (linee sottili) attorno al minimo depressionario centrato sulla Sicilia e i fronti caldo e freddo (linee scure con semicerchi e triangoli).
Le depressioni mediterranee come quella formatasi tra Sicilia e Sardegna, pur di piccole dimensioni, spesso sono foriere di forti e improvvise burrasche, come potete vedere dalle carte di previsione del vento e del moto ondoso allegate. Anche per i naviganti, insomma, è arrivato il vero autunno.
Alessandro Casarino – Navimeteo