METEO PRATICO – Navigare in Costa Smeralda
La Costa Smeralda, con le sue isole ed i suoi fenomeni locali rappresenta una vera sfida per la previsione meteo.
La Costa Smeralda, con le sue isole ed i suoi fenomeni locali rappresenta una vera sfida per la previsione meteo.
La meteorologia nel Mediterraneo si differenzia da quella oceanica per la grande complessità data dai moltissimi fenomeni locali associati alla presenza di elementi orografici che delineano un insieme di situazioni probabilmente unico nel suo genere. Nel caso specifico della Costa Smeralda siamo di fronte ad un complesso di isole, stretti, baie e promontori che possono mettere in crisi anche il più avanzato modello di previsione numerica.
Va detto, infatti, che per poter prevedere con esattezza ragionevole i fenomeni locali è necessaria la conoscenza approfondita del territorio in termini di rilevi ecc. Tutte queste informazioni per essere utili vanno analizzate insieme ad altri dati per effettuare i calcoli necessari alla stesura della previsione. Molto spesso accade però che i conti siano talmente tanti che per ragioni di tempo si debbano introdurre approssimazioni che riducono inevitabilmente l’accuratezza del dato.
Con questa premessa dovrebbe essere chiaro quanto sia importante, oltre alle carte meteo di cui abbiamo visto i limiti, comprendere la dinamica dei fenomeni locali attraverso l’esperienza.
Meteo pratico: navigare tra le Bocche di Bonifacio
Navigando, ad esempio, attraverso le Bocche di Bonifacio, ci troveremo, molto probabilmente, a dover affrontare il regime da ovest. Le Bocche sono orientate secondo la direzione dei paralleli favorendo quindi l’accelerazione dei regimi di vento da ovest e da est. In questi casi entra prepotentemente in gioco la topografia locale.
I regimi di vento occidentali verranno accelerati all’interno dello stretto per poi deviare in prossimità dello sbocco sul mar Tirreno assumendo direzione da W-NW in prossimità della Costa Smeralda. Qui la topografia fortemente irregolare si presta a favorire situazioni che i modelli numerici risolvono con maggiore difficoltà. Occorre dunque, per ottenere una previsione attendibile, aggiungere ulteriori considerazioni alle carte meteo.
Il vento accelera in prossimità di canali, allo sbocco di piccole vallate o in prossimità della foce di fiumi o torrenti. Si riscontrano fenomeni di turbolenza sul versante sottovento delle isole che possono originare, nei casi più estremi, vere e proprie depressioni come accade sul versante orientale della Corsica con il regime da Mistral.
Più comunemente sottovento alle isole – specialmente quelle più alte – il vento si attenua o diviene irregolare. Si possono fare simili considerazioni per quanto riguarda il moto ondoso.
Analogamente al vento anche le onde tendono ad assumere altezze maggiori in prossimità dei promontori e ad attenuarsi all’interno delle baie. Sottovento alle isole, il moto ondoso può rivelarsi più caotico per lo scontro dei fronti d’onda provenienti dai due lati dell’isola. In prossimità di coste particolarmente ripide, in caso di vento di mare si può assistere al fenomeno dell’onda riflessa che interagendo con le onde in arrivo dal largo genera, anche in questo caso, condizioni di mare incrociato scarsamente maneggevole per le piccole imbarcazioni.
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Argomenti: meteo