Il viaggio nel vento degli Swan, i “cigni” oceanici a vela
All’evento velico "S&S Swan Rendez-Vous" hanno partecipato ben 44 imbarcazioni provenienti da diverse parti del mondo
All’evento velico "S&S Swan Rendez-Vous" hanno partecipato ben 44 imbarcazioni provenienti da diverse parti del mondo
Il centro Navimeteo ha fornito supporto all’evento velico “S&S Swan Rendez-Vous“, organizzato nel porto di Marciana Marina, all’Isola d’Elba, dal 29 giugno al 2 luglio. La situazione meteo nello specchio acqueo dell’Isola d’Elba è stata inizialmente caratterizzata dal rapido passaggio di una linea di instabilità temporalesca, che è stata monitorata in “real time” dai previsori Navimeteo attraverso le immagini radar e satellitari, le osservazioni e soprattutto tramite il moderno sistema di lightning detection sviluppato da Vaisala, una delle società leader a livello mondiale per le strumentazioni e le soluzioni meteorologiche e ambientali.
Al raduno hanno partecipato 44 Swan, con equipaggi provenienti da Italia, Francia, Belgio, Spagna, Portogallo, Germania, Finlandia, Svizzera, Inghilterra, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Brasile. Le imbarcazioni, costruite dal prestigioso cantiere Nautor Swan e disegnate dallo studio di progettazione Sparkman & Stephens, hanno regatato con venti leggeri nel corso della prima giornata, mentre la seconda regata è stata annullata a causa degli avvisi di temporali associati al transito della linea di instabilità.
Nella terza giornata, dopo il passaggio della linea dei temporali nella notte, la stupenda regata è stata caratterizzata da venti tesi da WNW forza 5 Beaufort e mare mosso. Navimeteo ha fornito assistenza in real time e le previsioni meteo zonali multimodel ad alta risoluzione per il comitato organizzatore. Le regate e l’evento erano dedicati al ricordo di Lars Strom, scomparso lo scorso anno, conosciuto come “The Professor” per la sua straordinaria esperienza nautica e per la sua carriera lavorativa nel prestigioso cantiere finlandese.
Swan significa “cigno” e proprio a questo straordinario uccello migratore è ispirato il nome di queste imbarcazioni che da sempre sono riconosciute per le loro caratteristiche nautiche e la loro robustezza, che le rendono adatte alla navigazione d’altura e alle lunghe traversate oceaniche. Proprio in questi giorni un vecchio Swan 65, il “Peak” dello skipper Pieter Houting, dopo aver attraversato l’Atlantico da ovest a est, dai Caraibi fino alle isole Azzorre, ha ripreso la rotta verso Gibilterra per attraversare il Mediterraneo e raggiungere gli approdi toscani. La vela è ancora oggi il modo più affascinante, naturale e rispettoso dell’ambiente per viaggiare sui grandi orizzonti marini. Senza contare che andare a vela è per molti anche uno stile di vita.
Gianfranco Meggiorin
Foto:
1. Esempio del sistema di monitoraggio dei temporali
2. Lo Swan Teragram di bolina stretta (credit James Robinson Taylor)
3. Lo Swan Four Winds veloce con vento teso (credit James Robinson Taylor)
4. Lo Swan Vanessa al gran lasco (credit James Robinson Taylor)
5. Lo Swan Joconde risale il vento (credit James Robinson Taylor)
6. Lo Swan White Shadow (credit James Robinson Taylor)
7-8. Le banchine e il porto di Marciana Marina (credit James Robinson Taylor)
Argomenti: Daily Nautica, vela