Ecco il concept Vanguard, il “castello marino” di Hydro Tec
Il cantiere di Ovada per festeggiare il venticinquennale dalla fondazione ha presentato un nuovo progetto di explorer
Il cantiere di Ovada per festeggiare il venticinquennale dalla fondazione ha presentato un nuovo progetto di explorer
“Un castello in mezzo al mare, una rocca, un Mont-Saint-Michel inaccessibile con le sue murate alte, ma allo stesso tempo aperto alla visuale e all’orizzonte”. A partire da questo dualismo formale è nato il concept Vanguard di Hydro Tec, explorer che celebra il venticinquennale della fondazione del cantiere nautico piemontese.
Un anniversario nel segno della ricerca e dell’innovazione, per il quale è stato appositamente scelto il nome del nuovo progetto, ispirato alla tradizione marinara britannica – il nome Vanguard da metà ottocento a oggi ha contraddistinto diverse navi da guerra inglesi – e nel contempo anticipatore del concetto di avanguardia e di una più ampia idea di anticipazione dei tempi.
“Il concetto di explorer – spiega Sergio Cutolo, proprietario di Hydro Tec – si è molto evoluto negli ultimi dieci anni, facendo nascere in me il desiderio di un ulteriore passo avanti, per concentrare in un solo progetto tutta l’esperienza di 25 anni di attività di progettazione”.
La nuova imbarcazione, lunga 65 metri e su piattaforma dislocante, si sviluppa soprattutto in larghezza, modificando la tradizionale disposizione verticale dei ponti e ottenendo un ponte sotto-coperta posizionato sopra alla linea di galleggiamento a pieno carico. In tal modo il lower deck diventa totalmente abitabile e le cabine possono godere di accesso diretto all’area prendisole e alla spa, oltre che di terrazze mobili situate sopra al livello dell’acqua.
E lo spazio destinato alle dotazioni tecniche, alla sala macchine e alla stiva, non risulta sacrificato, perché ricavato ad un livello ancora inferiore (con solamente una ridotta estensione nel lower deck per le prese d’aria dei motori).
La beach area include una piscina riscaldata coperta, separata dall’esterno da una murata abbattibile che, una volta abbassata, si trasforma in ulteriore estensione per il relax. All’estremità verso poppa di questo ponte si trovano le cabine per l’equipaggio e la sala mensa. Sempre verso poppa il ponte di coperta è destinato al riparo del tender e dei mezzi acquatici, varabili mediante carri ponte e portelli laterali.
A prua invece si trova il salone principale, con lounge e sala da pranzo annessa, oltre all’area intrattenimento tv. Il layout a questo livello prevede anche la cucina e la suite armatoriale, arricchita da studio, zona relax, due terrazze e bagno con spogliatoio.
Plancia di comando e ufficio con cabina del comandante sono organizzati sul ponte superiore, che ospita una ampia sky lounge panoramica con un cinema e l’eliporto (verso poppa). Più sopra, raggiungibili con ascensore e montacarichi, ancora due grandi zone giorno aperte, per una organizzazione degli ambienti che contempla sia la privacy sia la convivialità dei passeggeri.
La propulsione del Vanguard è affidata a due motori principali MTU, collegati tramite linea d’assi a due eliche a pale fisse, e a due motori elettrici, alimentati dalla rete di bordo, che in modalità diesel-elettrica consentono una velocità fino a circa 10 nodi.
Argomenti: Daily Nautica